Tutti con il naso all’insù. E pronti a farsi prendere per la gola. Sua Maestà il Tartufo Bianco Pregiato è tornato, e Sant’Agata Feltria è pronta a dedicargli le attenzioni dovute ad un “re dei boschi”, e a regalare ai suoi visitatori una festa per il palato e per la socialità.
Domenica 6 ottobre si alza il “gustoso” sipario sul quarantennale della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria. L’inaugurazione dell’edizione numero 40 è prevista alle ore 11.30, in piazza Garibaldi: sarà Emma Petitti, presidente della Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, a tagliare il tradizionale taglio del nastro della manifestazione, accolta dal sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori e dal presidente della Pro Loco (organizzatrice della Fiera), Stefano Lidoni. Accanto a loro il senatore Marco Croatti.
Il borgo da domenica e per tutte e quattro le domeniche del mese di ottobre (6, 13, 20 e 27) propone la valorizzazione di prodotti tipici, selezionando le eccellenze, primo fra tutti il tartufo bianco pregiato, pronto a rapire tutti i visitatori con il suo profumo intenso e il suo gusto inimitabile.
Direttamente dal territorio dell’Alta Valmarecchia (una delle zone più vocate d’Italia), dal suo habitat naturale, i boschi, il prezioso tubero si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico. La presenza del tartufo è sinonimo di preziosa salubrità del territorio.
Dopo una delle estati più siccitose, ci sarà “Oro dei Boschi” nel paniere santagatese? E di quale qualità?
La produzione 2024 sembra dare una mano agli amanti del tuber magnatum pico. “La ‘caccia’ al tartufo nelle nostre zone è stata aperta il 1 ottobre, mentre nelle vicine Marche, Umbria e Toscana è partita 15 giorni prima. – assicura l’esperto Marco Davide Cangini, da anni colonna della Pro Loco – Ci sono comunque tutte le caratteristiche per una buona annata di tartufo bianco pregiato. Le piogge primaverili hanno regalato un’ottima fioritura di tartufo nero, la cui produzione abbondante ha fatto scendere anche i prezzi.
Le piogge delle ultime settimane (che in queste zone non hanno provocato disastri, per fortuna) garantiranno una ‘buttata’ importante anche del tartufo bianco pregiato specie nelle settimane a venire” Il tartufo bianco pregiato è comunque garantito a S. Agata Feltria dalla presenza di 8 stand, in rappresentanza di zone diverse d’Italia ma tutte ad alta vocazione, dove la raccolta è partita prima rispetto alla Valmarecchia.
Il programma della prima domenica di Fiera, 6 ottobre, è ampio e diversificato. Oltre 160 gli stand – in arrivo da molte regioni d’Italia – presenti, sempre più curati e capaci di regalare emozioni di vario genere.
E ancora gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “WINE 2024 cultura e piacere del vino”.
La Large Steet Band sarà protagonista di spettacoli itineranti di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
In via Vittorio Emanuele II, Piazzetta Fabri e n via Severino Celli trovano spazio le teglie di Montetiffi ma anche artigiani del ferro battuto, mosaicisti, ritrattisti e impagliatori di sedie.
La visita alla Fiera è anche l’occasione per visitare Rocca Fregoso, il castello di Sant’Agata Feltria diventato dal 2018 sede del museo permanente “Rocca delle Fiabe” d’Italia, e l’Ecomuseo del Tartufo.
Sant’Agata Feltria è dotata di una zona accessoriata per camper, a circa 200 mt dalla piazza principale (p.zza Garibaldi). Può contenere fino a 60 camper. Altre zone adiacenti garantiscono sosta per camper, fino ad ospitare circa 300 mezzi.
Il “Capannone dei Ristoranti” è aperto tutte le domeniche di Fiera dalle ore 11:00 alle 21:00. Ogni piatto ha un costo di 9,00 euro.
Quattro i ristoranti che danno vita al “Capannone”: Villa Labor (Montecopiolo), Spiga d’Oro (Ponte S. Maria Maddalena - Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo - Sant’Agata Feltria), Sottobosco (Badia Tedalda).