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Cronaca 16:09 | 25/07/2019 - Valconca

S. Clemente: iniziati i lavori all'ex chiesa di Agello

Iniziati i lavori per il risanamaneto conservativo dell’ex Chiesa della Madonna della Grazia in Agello, da tempo acquisita al patrimonio storico-architettonico del Comune, destinata a divenire “Casa di Valle” dell’offerta enogastronomica.  Le opere - già in atto - consistono nel cingere la sommità delle murature in corrispondenza del tetto (attraverso un sistema reticolare di catene adatte a contenere una possibile attività sismica); nella bonifica di alcune murature mediante la tecnica del cuci-scuci; nella realizzazione di un’impermeabilizzazione della copertura (tramite la sostituzione delle tegole marsigliesi con coppi); nella sostituzione di discendenti e grondaie e, infine, nel risanamento dell’intornaco e nella tinteggiatura interna con pulizia generale. Gli interventi, affidati dal 1° luglio alla Cooperativa Edile Viserbese, prevedono un importo di spesa complessivo pari a circa 73mila euro: risorse reperite dal Programma di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna 2014-2020 ed erogate dal “GAL Valli Marecchia e Conca”. La chiusura del cantiere e il ripristino dell’area sono previsti il prossimo 30 settembre così da consentire lo svolgimento della tradizionale festa di tutta la piccola comunità agellese.

L’ex Chiesa della Madonna della Grazia nel 2018 è entrata a far parte - assieme alla Torre del Borgo (La Buona Torre), ex macello dalle mura d’epoca malatestiana situato nel Centro Storico - della nuova rete “Case di Valle”. Rete dedicata al territorio della Valconca e che ha quali finalità principali il voler rappresentare un modello d’aggregazione innovativo nonché costituire il motore economico sociale capace di mettere insieme l’eccellenza delle risorse locali. 

San Clemente, grazie alle sue due “Case di Valle” si candida a rappresentare in pieno la proposta enogastronomica distrettuale, valorizzando/promuovendo sia il ricco tessuto produttivo rurale sia l’organizzazione di itinerari e percorsi declinati sul vino, sul cibo e le tipicità. Quindi non ‘semplici contenitori’, ma reali opportunità al servizio dell’ospitalità turistica.