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Cronaca 13:08 | 25/04/2020 - S. Giovanni in Marignano

San Giovanni: Festa della Liberazione, le parole del sindaco

Si è svolta questa mattina, alla presenza del sindaco Daniele Morelli e del presidente Anpi Valconca Maurizio Castelvetro, la cerimonia commemorativa del 25 aprile a San Giovanni.

Il messaggio del sindaco.

Oggi è il 25 Aprile, il 75esimo anniversario della Liberazione.
Per la prima volta non stiamo festeggiando questa ricorrenza con un corteo, insieme al nostro Corpo Bandistico, alle Forze Armate, all’Associazionismo e alla Scuola.
Essere qua in Piazza Silvagni praticamente solo rende questo momento ancora più triste e mi riempie di commozione, per la difficile situazione che stiamo affrontando.           
Nello stesso tempo sento forte la Responsabilità e l’Orgoglio di rappresentare tutta la mia Comunità.
Vi porto tutti con me e ringrazio chi mi permetterà di arrivare nelle case di tutti voi.      
Ringrazio Maurizio Castelvetro, Presidente Anpi Cattolica-Valconca, per avermi accompagnato in questo momento, la Protezione Civile e la Polizia Locale, che assicurano che tutto si svolga secondo le disposizioni previste.
 
Oggi commemoriamo il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione, data in cui facciamo omaggio alle donne e agli uomini che hanno combattuto per la Libertà.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui, alle 8 del mattino via radio, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, proclamò, l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, e impose la resa al grido «Arrendersi o perire!». È un giorno importante di cui dobbiamo fare Memoria, ancora più oggi che i testimoni sono sempre meno e non possono essere presenti insieme a noi. Dobbiamo essere noi la loro voce e mantenerne vivo il ricordo, ancora più in questo momento di sospensione a causa della grave emergenza in cui ci troviamo, rischiamo di lasciare cadere una parte importante della nostra Storia.
Ci tengo molto che ciò non accada e per questo siamo qua oggi.      
Ci sono giornate e momenti che vanno celebrati.
Mi piacerebbe citare il nostro Presidente Mattarella che afferma: “La data del 25 aprile ci ripropone l’esperienza di un popolo capace di riscattarsi, di riconquistare il proprio destino, lasciando alle spalle le macerie materiali e morali del regime fascista. La forte coesione e identità del popolo italiano ci deve soccorrere anche nell’affrontare l’attuale insidia per la salute. Il Tricolore sia, più che mai in questa occasione, il simbolo di questa volontà, esposto da una casa all’altra dei borghi e delle città del nostro Paese, esprima il sentimento di profonda unità del nostro popolo. É al futuro dell’Italia che dobbiamo guardare, nella fedeltà ai valori costituzionali che hanno permesso alla nostra società, nel dopoguerra, di crescere raggiungendo traguardi sociali allora non immaginabili che oggi dobbiamo preservare”.
Oggi ci troviamo in un altro momento storico rispetto al 25 aprile ‘45. Siamo in un periodo di pace, che dura per fortuna da diversi decenni. Ma la nostra salute, soprattutto quella delle persone più fragili ci preoccupa, e ci ha portato a fare scelte e prendere provvedimenti difficili che hanno cambiato drasticamente la nostra quotidianità.
Abbiamo tutti accettato e collaborato di buon grado, per proteggere i più deboli, ma anche per tornare presto a stare bene. Questa situazione porta tuttavia con sé tantissime conseguenze sul piano umano, psicologico, ma anche su quello economico e sociale.
 
Credo che mai come oggi il termine Libertà possa risuonare nella nostra mente e nel nostro cuore. È forse la prima volta dal Dopoguerra che possiamo sperimentare cosa significhi non essere completamente liberi. E forse mai come oggi ne percepiamo il valore per le nostre vite. La Libertà ha a che fare con la possibilità di muoversi, incontrare le persone importanti, lavorare, studiare, essere Comunità. Oggi tutto questo non è possibile e tutti noi sentiamo forte il peso di queste rinunce. Oggi forse possiamo capire in parte con quale impegno si è combattuto, con quale desiderio si lottava e con quale speranza si moriva. Oggi forse possiamo fare Memoria di quel giorno con una consapevolezza nuova.
In questa giornata vorrei dedicare un pensiero particolare a tutte le persone che si trovano nel dolore per la perdita di un caro, nella malattia e nella difficoltà, e ancora di più celebrare chi sta dando anima e corpo per donarci nuovamente questa libertà così preziosa. In queste settimane ci siamo resi conto di quanto alcune professionalità e lavori siano fondamentali; questa emergenza ci sta insegnando a riscoprire i valori più importanti e soprattutto il valore delle persone e della vita e, nonostante tutte le difficoltà che stiamo affrontando, stiamo anche imparando tantissimo.
Affronteremo presto una nuova fase, che sarà per tutti una nuova ripartenza e richiederà impegno e devozione, per ricominciare con presupposti nuovi. Sperimentiamo il desiderio e nello stesso tempo la paura, ed è normale che sia così. Abbiamo fatto questa strada insieme e insieme faremo tutto ciò che sarà necessario, sostenendoci tutti reciprocamente ad ogni passo.
Quando abbiamo valutato la modalità di organizzazione di questo momento, ci siamo resi conto che sarebbe mancato un elemento fondante, il pubblico, ma anche tutto il nostro tessuto sociale e commerciale. Per noi la Comunità è davvero importante: per questo abbiamo pensato di realizzare un video, quale contributo corale. Ve lo proporremo sulla nostra Pagina finita la celebrazione. Grazie a tutti coloro che hanno voluto esserci.
Vi saluto con l’augurio e la speranza di poterci presto rivedere e di essere animati da quello spirito di generosità, responsabilità e comunità che ci sta accompagnando in queste lunghissime settimane.
 
Noi saremo presenti per voi e con voi per accompagnare tutte le fasi di questa emergenza, augurandoci che presto potremo riassaporare INSIEME la bellezza di questa Piazza.
Viva la pace, viva la libertà e Buon 25 Aprile a tutti.