E’ stato proclamato per il 30 giugno prossimo uno sciopero nel settore elettrico e del gas per cancellare l’articolo 177 del Codice degli Appalti. Una decisione presa in maniera compatta dalle categorie sindacali del comparto. Si tratta di uno sciopero nazionale che vedrà scendere davanti alla prefetture presidi di lavoratrici e lavoratori. Sarà così anche a Rimini dove registriamo lo sfogo di un dipendente del settore che ci prega di diffondere in forma anonima (lo facciamo volentieri tutelando la privacy) questo intervento: “Non amo fare scioperi senza motivi validi, ma qui si parla del futuro del Paese. Se mi licenziano o mi assumono in un’azienda in appalto è un mio problema, ma se vengono cedute l’80% delle attività ad aziende in appalto-subappalto (che forse non sono nemmeno italiane o con sede legale all’estero) il cliente è quello che ne risentirà di più. Sei senza luce? Ad oggi entro qualche ora dobbiamo e vogliamo ripristinare il servizio, ma se di mezzo ci sono ulteriori intermediari fra quanti giorni ritorna? Vuoi un subentro-voltura-nuova fornitura? Fatti il segno della croce e spera che vada tutto bene. Ci9 vogliono potenziamenti delle reti e infrastrutture da milioni di euro? Un’aziendina non li spenderà mai se ha un appalto di qualche anno perché non ha un ritorno economico e probabilmente non ha liquidità per farlo. I servizi primari sono un bene per tutti e non un privilegio per pochi”.
Cronaca
20:05 - Romagna