Una giovane donna riminese, mentre passeggiava con un’amica in viale Marconi, è stata affiancata da una persona a bordo di una bicicletta. L’individuo ha afferrato repentinamente la borsa che portava in spalla, colpendola con una gomitata al braccio sinistro per guadagnarsi la fuga. Inutile è stato il tentativo da parte della donna di inseguirlo per recuperare la borsa perché il malvivente riusciva a dileguarsi in pochi secondi. All’interno della borsa c’erano il portafoglio con pochi contanti, documenti e il suo cellulare.
Neanche un’ora dopo il fatto arriva alla Sala Operativa della Questura una telefonata proveniente dal cellulare appena rubato: era il rapinatore che voleva costituirsi. L’uomo, un 30enne di origine pugliese, senza fissa dimora, riferiva di essere l’autore della rapina avvenuta poco prima e di essersi pentito del gesto fatto spinto dal bisogno di comprarsi qualcosa da mangiare. Presentatosi in Questura, l’uomo ha riconsegnato il cellulare rubato e ha indicato agli agenti delle volanti il luogo esatto dove aveva gettato la borsa.
Dopo aver consegnato tutto il maltolto alla vittima e il reo confesso è stato denunciato in stato di libertà per il reato di rapina impropria.