Il buon senso alla fine prevale sempre. Il sindaco di Montefiore Conca, Filippo Sica, in una lettera inviata a Marisa Grasso, vedova del collega Filippo Raciti, ha assicurato di aver immediatamente scoperto la targa commemorativa, coperta con un telo in occasione dei preparativi del presepe vivente.
"Dopo la nostra denuncia l'amministrazione comunale si è attivata per rimuovere quel telo vergognoso" dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). "Come lo stesso sindaco scrive nella lettera - prosegue - il presepe viene allestito da 30 anni. La targa dal 2014 ad oggi, non è mai stata coperta. Commemorare un fedele servitore dello Stato e mantenere alto il suo ricordo, non può che essere un valore aggiunto per la comunità che ha scelto di onorarlo, al di là del colore dell'amministrazione. Non potevamo fare finta di niente".
Il sindaco non ci dice, però, di chi è la mano autrice di un gesto del genere. Sarebbe stato bello saperlo, se non altro per comprenderne meglio le ragioni. Un'interrogazione alla Camera è stata presentata dall'om Gianni Tonelli della Lega. "Coprire la targa dedicata a Filippo Raciti nell'Arena della Rocca di Montefiore Conca perché 'disturba il presepe' - scrive Tonelli - è una vergogna. Abbiamo chiesto in un'interrogazione al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, di fare chiarezza sull'iniziativa della giunta del Pd, ma evidentemente ispirata alla più bieca ideologia anti Polizia. Una decisione grave e pericolosa, che fa peraltro il paio con quella del Comune di Rimini dove per il concerto di Capodanno è stato guarda caso invitato il cantante Coez, lo stesso che 'ritiene facile odiare la Polizia'. Un'ulteriore conferma che nel territorio riminese occorre la massima attenzione da parte delle istituzioni".