Vergognose scritte sui muri di Spadarolo contro la Polizia. Talmente ripugnanti che abbiamo deciso di non pubblicare la fotografia. Il primo a prendere la parola è stato l'assessore comunale di Rimini Jamil Sadegholvaad che ha stigmatizzato l'accaduto e condannato l'azione della mano anonima che ha vergato la parete muraria. Parole durissime quelle dell'assessore. In verità, come è stato per esempio fatto notare da Marina Mascioni del Movimento Nazionale Emilia-Romagna, sono tanti altri i luoghi della città dove sono comparse nel tempo scritte indegne come questa, più volte segnalate, mai cancellate.
Queste le parole diffuse sulla propria pagina facebook dall'assessore Sadegholvaad: “C'è chi sostiene sia sbagliato censurarne pubblicamente le vigliaccate. D’altro canto, credo, l’indifferenza sia l’anticamera di ogni peggioramento. Per questo ritengo necessario censurare colui o coloro i quali, nella notte, hanno vergato in bell’evidenza su un muro di un fabbricato lungo la strada Marecchiese, all’altezza di Spadarolo, una scritta delirante e offensiva verso gli agenti di Polizia. Un augurio di morte. Qui più che mano ignota trattasi di mano idiota, veramente idiota. Qualcuno potrebbe dire criminale, io preferisco pensare all’idiozia, dovuta a un’ignoranza abissale e desolante verso il ruolo e il lavoro dei poliziotti a servizio delle persone e delle comunità locali. L’idiota, infatti, non sa che la sua libertà è dovuta soprattutto alle forze dell’ordine che quotidianamente vigilano e intervengano perché le regole della civile coabitazione siano rispettate. Caro idiota, con quella scritta dimostri di non capire che stai segando il ramo dove anche tu stai seduto. Piena solidarietà alla Polizia, alle forze dell’ordine…e ci rendiamo disponibili come Comune a ripulire quelle scritte offensive."
“E’ davvero ora di finirla con le scritte ripugnanti contro le Forze dell’Ordine vergate sui muri dai soliti odiatori di professione", ha detto l'on. Elena Raffaelli della Lega che ha rivolto alle Forze dell’Ordine la propria solidarietà. “Il problema è che non si tratta sempre di ‘ragazzate’ o di una ‘mano idiota’ come afferma l’assessore alla sicurezza di Rimini. Ma di malevolenza che può degenerare in qualcosa di più grave. Quello che deve essere disarmato è il senso di impunità in cui vivono i cosiddetti ‘writer seriali’. Non sottovalutiamo l’effetto degli haters nella rete, come sui muri”.