Una delegazione con la rappresentante riminese dell'Emilia Romagna della Rete Nazionale Scuola in Presenza che si occupa del rapporti con le Istituzioni, insieme con il professor Francesco Cecconi (Professore Ordinario di Biologia dello Sviluppo all’Università di Tor Vergata, ricercatore dell’ospedale Bambino Gesù e del Centro Danese per la Ricerca sul Cancro) si è recata al Ministero dell’Istruzione per un incontro istituzionale con il sottosegretario all’Istruzione, onorevole Rossano Sasso. Obiettivo dell’incontro della Rete è stato quello di portare all’attenzione delle Istituzioni la forte opposizione dei genitori, studenti e insegnanti che aderiscono alla Rete Nazionale riguardo alle misure appena introdotte dal Governo Italiano in tema di scuola.
La Rete Nazionale Scuola in Presenza è profondamente contraria alla discriminazione certificata dallo Stato in base allo status vaccinale degli studenti. La scuola Italiana è solo in presenza e non può essere sottoposta a condizioni di politica sanitaria che creano discriminazioni tra gli studenti.
"Abbiamo rappresentato - si legge in una nota - la preoccupazione della comunità scolastica che non riesce più a districarsi tra regole sempre più complesse e spesso applicate a livello locale con interpretazioni arbitrarie se non illegittime. E’ stata messa in evidenza la posizione della comunità scientifica internazionale dalla quale quella italiana si sta sempre più discostando, quasi non riuscisse a contestualizzare i mutamenti della situazione pandemica, per coglierne opportunita’ di semplificazioni a tutela del benessere psicofisico degli studenti italiani".
Il sottosegretario Sasso ha accolto e condiviso, anche a titolo personale, le preoccupazioni della Rete Nazionale Scuola in Presenza e si è impegnato a farsi promotore con tutte le forze politiche di azioni per eliminare ogni provvedimento istituzionale discriminatorio e riportare al più presto la serenità tra i banchi di scuola.