Nuovi gazebo attrezzati, accessori e strumenti per la fruizione in sicurezza dei giardini, sviluppo di percorsi sensoriali. Sono solo alcuni dei principali interventi che il Comune di Rimini sta realizzando per potenziare la outdoor education, attraverso lo stanziamento di settantamila euro dedicati ad asili e scuole di infanzia. Interventi che si inseriscono in un progetto didattico più ampio la cui finalità è quella di creare un contatto, non episodico, con la natura durante il periodo della prima infanzia, ripensando radicalmente il classico rapporto tra “dentro” e “fuori”. Un’idea che si avvicina alle più innovative pratiche scolastiche nella natura che, dal dopoguerra a oggi, si sono diffuse soprattutto nel Nord Europa. La proposta innovativa si riallaccia alla grande stagione pedagogica delle scuole all'aperto nate tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento in vari paesi europei, tra cui l’Italia. Un contesto in cui Rimini fa scuola, a partire dal 1983, nella fase pionieristica, quando ancora non esisteva il termine in lingua inglese, con cui poi è stato diffuso su larga scala. Un ambito in cui il Coordinamento pedagico ha sviluppato una esperienza pluriennale, sfociata in pubblicazione specializzate e corsi di formazione per insegnanti ed educatrici.
“Un investimento – spiega Mattia Morolli (nella foto), assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che si aggiunge a quanto già fatto in estate. Giardini sensoriali e outdoor education sono il frutto di un pensiero pedagogico all’avanguardia, di cui Rimini è un centro importante. Al pensiero, alla pedagogia, stiamo ora aggiungendo anche le strutture e la strumentazione specialistica, nella convinzione che, aldilà delle contingenze del momento, l’ambiente e la natura debbano sempre più essere esperienze e materie di studio e vita, a partire dalla più tenera età”.