Rimini questa mattina si è risvegliata nel peggiore dei modi. Un dramma vero e proprio si è consumato attorno alle 8,00, in via delle Piante. La tragedia che narriamo è terribile. Una donna 40enne ha preso in braccio il proprio figlio di 6 anni, gettandosi nel vuoto. Ha percorso cinque piani con la creatura avvolta tra le braccia. Quando entrambi hanno toccato terra non c'è stato nulla da fare. I medici e le ambulanze del 118 arrivate sul posto, hanno cercato di fare il massimo, nel tentativo di rianimare i due corpi. Ma ormai entrambi erano morti.
A fare scattare l’allarme è stata una condomina uscendo di casa. Questa si è trovata davanti i corpi di mamma e figlio stesi sul pavimento. Sul posto è intervenuta in prima battuta la squadra Volanti della Polizia di Stato poi l’indagine è stata affidata alla Squadra Mobile diretta dal commissario capo Marco Masia, Per i rilievi, la Scientifica. La donna, residente a Viserba con il compagno e il figlio, ogni giorno si recava al condominio di via delle Piante, dove abitano i genitori. La stessa era solita lasciare l’auto parcheggiata, quindi si faceva accompagnare dalla madre in centro storico, dove lavorava come commessa. I nonni si occupavano del nipote, lo conducevano al centro estivo. Purtroppo le cose stamattina hanno seguito un altro copione. La donna non si è fermata alla casa dei genitori, ma ha raggiunto il terrazzo dell’ultimo piano dello stabile. Quindi lucidamente ha scavalcato il parapetto, si è messa addoso il il figlio e si è gettata nel vuoto. Non vi sarebbero dubbi sull’intento suicida: nella borsa ritrovata dalla polizia sul terrazzo c’erano alcuni biglietti in cui chiedeva scusa per il gesto estremo. La donna soffriva di depressione e da qualche giorno aveva iniziato una terapia con un professionista. Nella sua borsa, oltre ai biglietti, sono stati trovati anche farmaci ansiolitici. Davvero una brutta tragedia.