“L’arrivo delle bollette Tari 2019 ha scatenato un acceso dibattito social e più di un cittadino si è presentato negli uffici comunali a chiedere delucidazioni. Nel solco di quel rapporto di trasparenza bussola della nostra azione amministrativa, riteniamo dunque doveroso entrare nel merito sia sotto il profilo tecnico che delle scelte politiche, cosa che faremo anche lunedì prossimo nella seduta di commissione consigliare e ogni qualvolta sarà utile e necessario”. La sindaca Stefania Sabba e l’assessore al bilancio Roberto Sandon ricostruiscono, in una lunga nota che pubblichiamo integralmente viste le polemiche che si sono scatenate, nel dettaglio il percorso che ha portato ad adeguare la tariffa rifiuti, nel nome di un potenziamento del servizio a 360 gradi ed esteso sull’intero territorio.
I numeri
“Il Piano Economico Finanziario (PEF) del servizio rifiuti per il 2019 è stato redatto nei primi giorni di dicembre 2018 tenendo conto dei costi comunicati da HERA e dei costi diretti del Comune. A questi sono stati aggiunti i costi dei nuovi progetti, quali il servizio di raccolta porta-porta nel centro di Verucchio già in fase di attuazione e quelli di altri progetti di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti che saranno attivati nel corso del 2019” spiega Sandon, ricordando: “Rispetto all’anno precedente il PEF approvato con delibera di consiglio comunale a fine dicembre 2018 ha subito un adeguamento di circa il 10% (il 9,77% per la precisione) e l’incremento è stato distribuito sulle utenze domestiche e sulle attività economiche. La tassa sui rifiuti (TARI) generata dal PEF, per legge deve obbligatoriamente coprire tutti i costi sostenuti per il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e all’atto dell’emissione dei ruoli a carico delle utenze, si è tenuto conto di tutte le variazioni intervenute nel corso dell’anno per effetto di nuove utenze o di utenze in espansione che hanno aumentato il costo del servizio. L’incremento medio della TARI è così passato al 12% circa e la sua distribuzione non è stata omogenea poiché si è preferito non gravare sulle attività economiche, su cui si era inciso di più in passato e che hanno così registrato un aumento medio del 7.5% vedendo salire a 14.5% medio quello per le utenze domestiche”. L’assessore ricorda quindi: “La tariffa è composta da una parte fissa con un coefficiente da moltiplicare per i metri quadri utilizzati e da una parte variabile calcolata in base ai componenti del nucleo famigliare. Per effetto della detta modulazione è aumentata la quota fissa sulle utenze domestiche. In sintesi, la parte variabile della tariffa è diminuita rispetto a quella del 2018, mentre è aumentata la parte fissa. La quota fissa, calcolata in base ai metri quadrati incide maggiormente sul totale dell'adeguamento, soprattutto nei casi in cui le superfici utilizzate siano più alte delle superfici medie, fissate per legge, di ogni scaglione del nucleo famigliare (un componente, due componenti, tre componenti...). Abbiamo quindi constatato che questo ha generato la seguente situazione:
Nuclei famigliari:
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- 1.344 hanno avuto incrementi medi fino al 10%
- 1.132 hanno avuto incrementi medi fra il 10 e il 15%
- 808 hanno avuto incrementi medi fra il 15 e il 20%
- 815 hanno avuto incrementi medi oltre il 20%
Attività economiche:
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- 132 hanno auto incrementi medi fino al 10%
- 45 hanno avuto incrementi medi fra il 10 e il 15%
- 17 hanno avuto incrementi medi fra il 15 e il 20%
- 18 hanno avuto incrementi medi oltre il 20%
Sostegno alle attività economiche e agevolazioni sulle bollette
“In fase di Piano economico finanziario si è scelto di non gravare ulteriormente sulle imprese su cui si era inciso più negli anni precedenti anche per sostenere le politiche del lavoro e sviluppo in un momento economico piuttosto complicato. Analizzando i dati relativi alle attività economiche constatiamo per fortuna che il nostro tessuto imprenditoriale e commerciale ha resistito alla recessione (il numero di imprese attive a fine 2018 era di 1033, sostanzialmente lo stesso di fine 2013), ma è fondamentale continuare a essere al fianco di chi, generando lavoro, fa da sbarramento agli spopolamenti e consente alle famiglie e ai giovani di poter restare a Verucchio senza dover cercare opportunità altrove. Una strategia che nel 2018 trovò la piena condivisione dell’intero gruppo di maggioranza Verucchio Domani” commenta la sindaca Sabba: “Spiace ovviamente che qualche utente domestico si trovi più penalizzato e proprio per tale ragione voglio ricordare le misure messe in campo e quelle che stiamo studiando per venire incontro a ogni cittadino: in sede di approvazione del Pef abbiamo aumentato la soglia ISEE per l’esenzioni da 8.200 a 8.300 euro e confermato i 10.000 euro di premi sotto forma di sconti in bolletta per chi conferisce al Centro Ambiente. Senza dimenticare ovviamente la possibilità di rateizzazione” aggiunge la prima cittadina, rivelando in chiusura: “I nostri uffici sono a disposizione della popolazione per ogni chiarimento diretto.
I nuovi servizi per raggiungere i livelli di differenziata richiesti
Ribadito che “la sola imposta ad aumentare in sede di bilancio è stata la Tari, per finanziare una serie di progetti con cui puntiamo a quel 79% di raccolta differenziata richiesto dalla Regione nel 2020 mentre oggi siamo poco sopra il 67%” Sabrina Cenni mette ordine anche sui tanti nuovi servizi finanziati con la Tari 2019, che non si limitano al servizio di raccolta porta a porta attivato a inizio anno nel capoluogo dopo averlo testato con successo a Pieve Corena: “In autunno sarà esteso alla zona artigianale e alle zone non residenziali. In quelle residenziali, compresa via Tenuta, sempre dall’autunno vi saranno un implemento dei contenitori con nuove calotte da 30 litri e la sostituzione delle chiavette con tessere magnetiche ad hoc. Saranno poi posizionati contenitori per la raccolta delle ramaglie (non è raro di vederne dopo le potature) e sono previste limitazioni per l’organico, i cui contenitori saranno dotati di aperture ridotte. Il tutto sarà integrato da controlli puntuali e dall’arrivo delle guardie ecologiche volontarie e fototrappole alle stazioni ecologiche che saranno attive di giorno e di notte”.