Truffava donne vittime di abusi e intascava soldi chiesti ad amministrazioni locali a titolo di rimborsi o finanziamenti per progetti di aiuto sociale e psicologico per minori l'ex presidente dell'associazione "Butterfly" (chiusa a inizio 2018 dalla stessa indagata) senza scopo di lucro nata per la promozione sociale e contro stalking e violenza di genere. La donna, 35 anni, originaria del foggiano e residente in Valconca, è stata arrestata questa mattina dai carabinieri di polizia giudiziaria e della compagnia di Riccione al termine di un'indagine coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. I militari hanno dato esecuzione a un'ordinanza del gip Benedetta Vitolo in cui si elencano una serie di reati tra cui truffa, estorsione, minaccia e falso.
La donna, ai domiciliari, difesa dall'avvocato Alessandro Sarti, si sarebbe proposta anche come investigatore privato. Le sue vittime principalmente donne abusate o maltrattate con figli minori. Una di queste nel 2017 l'aveva denunciata raccontando di essersi trovata di fronte a una richiesta di denaro in cambio di servizi di investigazione.