Notte agitata in un'abitazione di via Pietro Gamba a Rimini. Intorno alle 23 di domenica una Voalnte della questura è intervenuta a seguito di una lite tra i familiari di un'anziana e la badante. Gli agenti si sono trovati davanti una donna straniera particolarmente agitata che inveiva contro alcune persone all'interno di un giardino. La donna in preda all'ira, si è poi saputo, era la sostituta della badante - attualmente in ferie - che da circa due mesi presta servizio nella casa in questione prendendosi cura dell'anziana suocera dei richiedenti, tra l'altro invalida. La badante, tutti le sere alle ore 22, come da accordi, deve accudire e mettere a letto l’anziana; non vedendola rientrare, l’uomo ha sistemato l’anziana madre, quando verso le ore 22:30 circa ha visto rincasare la badante, completamente ubriaca: la donna senza alcun apparente motivo, ha aggredito fisicamente la figlia dell’anziana colpendola con schiaffi e graffiandola nella parte destra del viso, stracciandole anche i pantaloni. A quel punto, in difesa della donna, è intervenuto il marito il quale a fatica ha contenuto la badante fuori di sé, la quale ha sputato in faccia, ha tentato di colpire l’uomo con il ferro da stiro, provocandogli delle abrasioni agli arti superiori e strappandogli la maglia che indossava. Con grande fatica l’uomo è riuscito a portare fuori casa la badante fino in strada e a chiuderla oltre il cancello perimetrale; in atteso dell’arrivo della Polizia l’uomo ha restituito alla donna tutti gli effetti personali che la donna custodiva nella sua stanza, non reputandola più gradita quale assistente all’anziana.
Sentita in merito la badante ha riferito di aver lavorato per due mesi presso quella famiglia e che ieri sera senza alcun motivo era stata aggredita e sbattuta fuori casa: il suo forte stato di agitazione era determinato del fatto che tra i suoi effetti personali, costituiti da una valigia, uno scatolone, due zaini e alcune borse, non ritrovava il proprio telefono cellulare e gli occhiali da vista. La badante in verità era uori di sè, a causa dell'abuso di sostanze alcoliche evidenziato dall’alito vinoso e dai comportamenti aggressivi nei confronti dei presenti. La donna ha continuato nella sua azione, rovesciando anche tutti i suoi effetti in strada alla ricerca del telefono e degli occhiali, continuando a inveire nei confronti dei suoi ex datori di lavoro, e manifestando insofferenza verso gli agenti.
Ad un certo punto la badante ha ritrovato tra le sue borse sia il telefono cellulare che gli occhiali da vista; ma non paga, si è precipitata nuovamente in direzione del cortile di casa sbraitando ed inveendo contro l’uomo con il chiaro intento di proseguire nella lite e di trovare un nuovo pretesto per giungere ad uno scontro fisico con lo stesso. Al fine di evitare più gravi conseguenze, gli afgenti hanno contenuto la donna bloccandola al fine di ricondurla in strada. La stessa a quel punto ha continuato a dimenarsi con violenza, sferrando calci che pur non raggiungendo i poliziotti danneggiavano una fioriera posta nel giardino dell’abitazione.
La badante anche successivamente si è scagliata contro gli agenti che si erano frapposti tra la stessa ed il cancello ostringendo gli stessi nuovamente a bloccarla con la viva forza, dato che la donna, totalmente fuori controllo, sbracciava e si dimenava tanto da provocare alcune lesioni ai poliziotti intervenuti. La donna, del 1974, è stata quindi arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.