Saranno le classi 3A e 3 B dell'Istituto comprensivo statale "Centro storico" a partecipare al progetto educativo sui Giusti che il Comune di Rimini promuove da diversi anni nell'ambito dell'Attività di Educazione alla Memoria diretta da Laura Fontana. L'obiettivo è quello di approfondire la storia della Seconda guerra mondiale e dell'Europa occupata sotto il nazismo, per illuminare alcune figure di Gusti, uomini e donne, che con grande coraggio scelsero - a rischio della propria vita - di non rimanere indifferenti al male altrui ma si adoperarono in vari modi per proteggere e salvare gli ebrei perseguitati.?
Quest'anno il progetto prevede un approfondimento particolare sulla storia italiana durante le persecuzioni degli ebrei e la Shoah e sulla storia del territorio dell’Emilia-Romagna, dove alcuni cittadini seppero agire con coraggio, proteggendo diverse famiglie di ebrei stranieri e italiani che cercavano di scampare alle deportazioni. In particolare, il percorso formativo si riferirà alla nota esperienza di Nonantola in provincia di Modena, dove nella sede di Villa Emma, l’organizzazione ebraica DELASEM, protesse una quarantina di ragazzi ebrei provenienti da diversi paese europei. Il progetto - che viene svolto sotto il coordinamento didattico dello storico Daniele Susini, con la collaborazione di Patrizia Di Luca, Direttrice Istituto per la Storia della Resistenza Rimini e Annalisa Strada, autrice del libro “I ragazzi di Villa Emma” - si concluderà il 6 marzo 2022, con la partecipazione da parte degli studenti alla cerimonia pubblica al Giardino dei Giusti.
Il Comune di Rimini promuove dal 1964 un’Attività istituzionale dedicata all’Educazione alla Memoria che nel tempo si è sviluppata in un articolato progetto educativo e culturale, realizzato in collaborazione con Istituto per la storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea e di altre istituzioni e associazioni, e col sostegno costante dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Il tema dei Giusti è inserito nell’ambito di tale Attività per stimolare nei ragazzi una riflessione sul senso dell’azione individuale nella storia, su quello spazio morale e politico di libertà dell’agire che consente a ognuno di determinare il proprio comportamento nei confronti del male altrui.