«Un Adriatico per tutti» recita il nome della veleggiata Rimini Parenzo, ottanta miglia di traversata a vela in circa 16 ore all’insegna dell’inclusione sociale e culturale. Venti barche in preiscrizione – il meteo farà la differenza sul numero finale – ma la quarta edizione della traversata dalla città romagnola al porto in Istria, Croazia, in programma dal 21 aprile, già parte come un successo per abbattere le barriere della disabilità. Una barca infatti sarà formata da un equipaggio di ipo o non vedenti, ad eccezione dello skipper, un’altra parte dell’equipaggio con disabilità psichiche. Ma in entrambi i casi in realtà le disabilità sono solo sulla carta, perché in mare tutti hanno un ruolo – chi a regolare le vele, chi a tirare una scotta, chi a lavorare in cambusa - e solo con il contributo di tutti si parte dal porto e si fa ritorno. Insieme.
C’è questo spirito e molte altre sfumature nella quarta edizione della Rimini – Parenzo | Un Adriatico per tutti, veleggiata (perché non competitiva, senno si chiamava regata) creata dall’associazione Marinando sulla spinta propulsiva del Marina di Rimini, che dopo lo stop delle epidemie Covid rialza il gran pavese, da quest’edizione insieme all’associazione sportiva Esplora Rimini. Oggi la presentazione alla darsena di Rimini, con l’appello: c’è posto ancora per barche ed equipaggi. «Sì perché l’iniziativa nasce per coinvolgere sia gli armatori delle barche da diporto ad uscire dalla routine degli equipaggi formati da amici e conoscenti, ad aprirsi agli sconosciuti – spiega Werther Mussoni, presidente del comitato di regata e socio di Marinando - sia a dare spazio sulle barche alle persone di ogni condizione fisica, mentale e culturale, per conoscere la cultura del mare».
Marina di Rimini, nella presentazione rappresentata da Adele Nobili, mette a disposizione alcuni posti barca per i partecipanti, ma in realtà da tempo ospita le associazioni che cercano di coniugare vela e disabilità con spazi e attrezzature nautiche. Poi, disabilità… Giosef Fiorini, di Marinando: «un ipovedente regola le vele con tutti gli altri sensi, e di notte come di giorno è meglio di un vedente». Gli fa eco Silvia Battarra di Esplora Rimini: «grazie a una barca fornita da Marina di Rimini facciamo i corsi di vela a ragazzi che hanno delle disabilità psichiche, ma con tutta l’autonomia necessaria per fare le manovre a vela e divertirsi al pari degli altri ragazzi». Kristian Gianfreda, assessore alle Politiche per la salute e sociali, ha portato «i saluti della città e il plauso per un’iniziativa che si basa sull’idea dello stare insieme. Ogni grande evento che ospitiamo a Rimini dovrebbe avere l’idea dell’inclusività, e io spero che questa manifestazione sia di esempio».
L’avviso di Veleggiata è stato affisso: alle ore 19 del 21 aprile la rotta sarà 32 gradi, destinazione Poreč, Croazia. Cinque le categorie delle barche ammesse sulla base delle lunghezze, da un minimo di 6,51 a oltre 13,51 metri. Per informazioni ed iscrizioni si può scrivere una mail a [email protected] o telefonare al 348 138 02 94. Non c’è nulla di più semplice per cominciare una nuova esperienza e soprattutto vivere una bella avventura, in tutta sicurezza.