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Dopo la condanna in sede penale, l'uomo che aveva registrato con il telefonino un rapporto sessuale clandestino con la sua amante, è stato condannato anche dal Tribunale Civile di Rimini per il risarcimento del danno patito dalla ex collega d'ufficio.
Tutto inizia nel 2008 quando una donna in crisi di coppia ha una storia con un suo superiore. Dopo che la donna ha posto fine alla relazione, scoppia la bomba. Un amico la chiama per avvertirla che in Rete c'è un filmato porno che la riguarda, Non si vede il viso dell'uomo, di lui si sente solo la voce e si vedono parti del corpo ma è indubbio che la donna del filmato sia lei. Nonostante sia stata colpita nel profondo, la ragazza decide di reagire: confessa al marito la scappatella e assieme vanno alla polizia postale a denunciare l'ex amante per quel filmato.
L'avvocato Roberto Giannini del Foro di Rimini, al quale i due si sono rivolti, li accompagna poi nella lumga e dura battaglia intrapresa sia in sede penale che civile. L'uomo infatti ha sempre negato non solo di aver diffuso il video, ma anche che quello che si vede nel filmato sia lui. Affermazioni che però non hanno convinto i giudici riminesi, tanto che l'uomo è stato condannato a 2 anni in sede penale ed in sede civile a risrcire un danno di circa 60mila euro.
