Il ricorso al Tar, notificato il 2 luglio dall'Avv. Morri per conto dei residenti di Viserba Monte, verte sulla constatazione che il Comune - pur in presenza della perdurante incertezza, in seno alla comunità scientifica internazionale, circa la dannosità per la salute umana della diffusione incontrollata dei campi elettromagnetici, e nonostante la vigenza del proprio regolamento volto a prescrivere la ricerca dei siti più idonei per la minimizzazione di tali effetti dannosi - ha deliberato di assecondare puramente e semplicemente il gestore telefonico, autorizzando il sito dal medesimo prescelto in vista del proprio ed esclusivo interesse imprenditoriale. Sito posto nel bel mezzo del nuovo quartiere di Viserba monte densamente ed a pochi metri dagli edifici abitativi, centro anziani e ricreativo, parchi con aree gioco bimbo, nonché in prossimità di strutture scolastiche (due scuole dell'infanzia) e assistenziali, aree "sensibili" che, a norma di regolamento, richiedono di privilegiare altre zone per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile.
Come già ampiamente chiarito in precedenza, quella dei residenti di Viserba monte non è una presa di posizione aprioristica e sterile contro lo sviluppo tecnologico che pur migliora le nostre vite, bensì la legittima e fondata richiesta che a questo si accompagni la dovuta attenzione ai temi della salute e dell'ambiente, di cui il Comitato si è fatto promotore fin dall'inizio di questa annosa vicenda di cui si auspica il lieto fine.