Il mondo dell'arte è in lutto per la scomparsa di un grande personaggio. Giovanni "Giò" Urbinati, poliedrico artista riminese, famoso per le sue ceramiche è venuto improvvisamente a mancare. Aveva 76 anni, aveva dedicato la sua vita all'arte. Come narrava sempre, Giò dopo essersi dedicato alla pittura sin dalla giovane etè era poi giunto al restauro. Aveva cominciato a frequentare l’atelier di ceramica di Carla Biroli a Rimini negli anni '90. Nel 1969 aveva aperto la sua bottega-laboratorio di ceramica. Raccontava di aver in questo modo la vera alchimia. Urbinati ha praticamente plasmato e cotto tutto quello che era fattibile tenere in mano. La terra del proprio giardino, il duro gres, le porcellane più raffinate. Urbinati ha realizzato moltissime mostre. L’ultima l’aveva inaugurata pochi giorni fa al ‘Rifugio del pesciolino d’oro’, la sua bottega a Rimini. Di Urbinati va ricordata anche la lunga e prolifica collaborazione con il grande poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. L’artista riminese riuscì a dare forma e colore a tante suggestioni del maestro sceneggiatore. Appresa la notizia della morte in tanti hanno voluto ricordare Urbinati: il sindaco Jamil Sadegholvaad, la vicesindaca Chiara Bellini, la presidente dell’assemblea regionale Emma Petitti lo storico Alessandro Giovanardi e molti altri ancora.
Cultura
20:13 - Riccione