Tutti abbiamo sperimentato la capacità della musica di cambiare il nostro stato fisico ed emotivo. La proprietà curativa terapeutica della musica è chiamata EFFETTO MOZART. Secondo uno studio pubblicato anni fa su Nature la sonata in re maggiore per due pianoforti KV448 di Wolfgang Amadeus Mozart produrrebbe un temporaneo aumento delle capacità di ragionamento spaziale e un altro studio accerterebbe una drastica riduzione di attacchi epilettici dopo l’ascolto di questa melodia. Perché proprio Mozart? Per la periodicità della struttura musicale mozartiana, le alte frequenze e le tonalità usate con insistenza nella nota SOL della quinta ottava. Un effetto similare lo producono anche alcune sonate di Bach e alcuni movimenti de Le Quattro Stagioni di Vivaldi. La musica aiuta ad elasticizzare i circuiti neuronali di alimentazione nella corteccia cerebrale a prescindere dai generi. Rilassa e rafforza l’elaborazione creativa dell’emisfero destro, quello associato al ragionamento spazio-temporale. Gli stimoli che sentiamo ascoltando buona musica alleviano gli sforzi e strutturano meglio i pensieri. In pratica danno energia al cervello.
Cultura
20:13 - Riccione