Italian Exhibition Group - quotata a Euronext Milan - che gestisce le strutture di Rimini e Vicenza, fin dall’inizio del conflitto si è messa a disposizione per sostenere il Paese aggredito non solo con aiuti umanitari, ma anche con iniziative concrete di rilancio dell’economia. Una disponibilità perfettamente in linea con quella offerta da AEFI (l’Associazione delle fiere italiane) al ministro del Made in Italy Adolfo Urso e all’Ambasciata ucraina in Italia per sostenere l’export delle aziende ucraine, ospitandole con spazi gratuiti presso le strutture fieristiche che avessero raccolto l’appello.
La Fiera di Rimini, che insiste su un territorio fra l’altro da sempre accogliente e solidale, ha prontamente risposto alle prime richieste e così a INOUT, il nuovo salone del contract che si tiene in contemporanea a TTG Travel Experience dall’11 al 13 ottobre prossimi, saranno ospitate quattro aziende ucraine leader nei settori del tessile e dell’illuminotecnica.
LE AZIENDE UCRAINE IN FIERA Le aziende ucraine saranno posizionate al Padiglione D5 di fronte alla Buyers Lounge del quartiere fieristico riminese. Il lay out dei progettisti di IEG prevede la realizzazione di un’isola composta da 4 stand con grafiche personalizzate per un totale di circa 100 metri quadrati occupati.
La MG GROUP LTD è un moderno produttore ucraino di apparecchi di illuminazione, strutture decorative e sistemi di lighting per immobili commerciali, imprese industriali, centri logistici e locali residenziali. Ha un ampio catalogo di prodotti realizzati in ciclo completo su attrezzature innovative e ad alta tecnologia nelle sue strutture produttive (https://mggroup.ltd).
La CLAYP, prevalentemente, progetta, realizza e commercializza innovative lampade di design concepite secondo criteri di ecocompatibilità. Acquistando ogni loro articolo, verrà donato il 5% del relativo prezzo a sostegno dei bambini ucraini colpiti dagli eventi bellici (https://clayp.com).
Con SUMYTEXTILE incontriamo invece un’azienda tessile, impegnata nella realizzazione e vendita di capi d’abbigliamento: lavora su qualità e stile, oltre che su rapidità di realizzazione ed efficienza di consegna (https://sumytekstil.prom.ua).
Infine FOP Devo O.P., azienda produttrice di tessuti in canapa naturale e che utilizza fibra di canapa ucraina: dalla coltivazione alla trasformazione alla realizzazione dei diversi tessuti, biancheria e capi. La canapa industriale viene coltivata senza pesticidi o erbicidi poiché la pianta non attira alcun parassita. I tessuti di canapa supportano il naturale equilibrio termico del corpo e sono ideali anche per la biancheria da letto (https://devohome.com).
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UCRAINA L’Italia importa dall’Ucraina soprattutto prodotti agricoli, in particolare grano tenero e mais. Il valore delle importazioni dall’Ucraina nel 2021 si attestava sui 3,3 miliardi di euro. Nel 2022, a guerra in corso, questo valore era sceso a 1,9 miliardi con una diminuzione del 40,9%. Raffrontando poi il primo quadrimestre ‘22 e il primo quadrimestre ‘23 abbiamo un ulteriore calo delle importazioni pari al 27,3%. Le nostre esportazioni verso l’Ucraina riguardano prevalentemente macchine agricole, prodotti meccanici, chimici e minerali. Nel 2021 ammontavano a un controvalore di 2,1 miliardi scesi nel 2022 a 1,3 miliardi (-37,3%). Nel raffronto dell’export dall’Italia verso l’Ucraina tra primo quadrimestre 22 e primo quadrimestre 23 registriamo invece un aumento del 41,8%: da 346 milioni a 491. (Fonte Infomercatiesteri / Ministero Affari Esteri)
Economia
17:50 | 11/10/2024 - Rimini