E’ difficile immaginare Dio nel fuoco. Ed a Beirut, martedì, Lui non c’era. Non avrebbe permesso così tanta disperazione. Un dolore intriso di sangue, fumo e macerie che non fa alzare lo sguardo al cielo. Probabilmente continueremo a guardare giù, per un tempo indefinito, con quell’angosciante pensiero che forse Dio è veramente morto. Cercheremo conforto, proveremo a darlo, continueremo con le nostre vite cercando di svincolarci da un qualcosa di talmente infernale che non riusciremo mai a comprendere. Quel qualcosa lo posizioneremo lontano, più lontano del Libano, in un posto che ci possa dare l’illusione di non riuscire mai a raggiungerlo, e che non ci possa mai raggiungere.
E’ difficile immaginare Dio in un boato. Ed a Beirut, tra le urla, Lui non c’era. Probabilmente continueremo a non sentire il candore del suo beato silenzio per un tempo non definito. Fino a che non capiremo che forse Dio non è del tutto morto. Forse si è solo posizionato lontano, più lontano del dolore, in un posto che ci dà solo l’illusione di non riuscire mai a raggiungerlo.
Stefania Bozzo