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Opinioni 15:21 | 16/01/2024 - Rimini

Futuro Verde sul piano dell'arenile: "Bene, ma attenzione ad alcune criticità"

"E’ di ieri sera la presentazione, da parte dell’Amministrazione comunale, del nuovo “Piano dell’arenile” che dovrà ridisegnare la spiaggia nel prossimo futuro. È evidente, e positiva, l’intenzione dell’amministrazione di dare continuità alla riprogettazione della zona mare, iniziata con il Parco del Mare e che non poteva che proseguire con la spiaggia. Spiaggia che, non dimentichiamolo mai, è un ambiente naturale “prestato” a chi offre servizi (fondamentali per l’economia della città) ma che deve tornare alla normalità ogni qualvolta questi servizi cessano: d’inverno e nelle spiagge libere.

Apprezzabile il lavoro di analisi e la lunga lista di criticità a cui il Piano cerca di dare risposte. Futuro Verde apprezza tutto il lavoro e le azioni riportate nel Piano che vanno verso l’adattamento ai cambiamenti climatici, auspicando che si lavori anche sulla mitigazione, vedi nuove fonti energetiche rinnovabili. Molto apprezzabile anche che uno dei 4 pilastri del piano sia la spiaggia “Green”, con diverse azioni che vanno nella giusta direzione per quanto riguarda produzione di energia, rifiuti, sostenibilità ambientale, divulgazione, ma che non possono limitarsi a meri inviti a fare, ma devono essere prerequisiti essenziali da richiedere a chi ha in concessione la spiaggia (i bandi della Bolkestein sarebbero stati un’occasione fenomenale per questo, ma il governo va in un’altra direzione, purtroppo).

Futuro Verde intende poi sottolineare alcuni punti che ritiene fondamentali, fra le criticità elencate nel Piano.

Assenza di spiagge con caratteri di naturalità

L’analisi ha evidenziato la forte artificializzazione dell’arenile, con aree verdi quasi assenti e completa perdita del cordone dunoso. Un punto davvero importante e difatti, nell’elenco delle criticità, è il primo. A nostro avviso la risposta a questa criticità non è affatto adeguata. L’unica risposta viene affidata alla “creazione di un’area rinaturalizzata, attraverso la ricostituzione di un limitato cordone dunoso con interventi di ingegneria naturalistica, e la piantumazione di essenze proprie dell’ambiente marino, in corrispondenza delle due porzioni di arenile prospiciente il campeggio e la piazzetta di Rivabella” e alla messa in posa di un altro cordone dunoso (artificiale), a San Giuliano mare. Non si fa cenno alla spiaggia dell’Ex Colonia Bolognese, un’area dove anni addietro si era formata una duna naturale ricca di biodiversità, e anche l’area dove ogni anno nidifica il fratino, specie protetta. Quella spiaggia è l’esempio che per ricostruire un ambiente sabbioso naturale basta… lasciare fare alla natura. La duna si forma per azione del vento e la vegetazione tipica della spiaggia si diffonde. Purtroppo, sappiamo tutti che quella spiaggia viene ogni anno prima artificialmente “spianata” e poi devastata dagli eventi della Rimini Beach Arena. Sarebbe invece un luogo da proteggere e manutenere, lasciando che espleti le sue funzioni naturali e che, con minimo sforzo (manutenzione e cartellonistica) potrebbe diventare un’aula a cielo aperto sulla spiaggia e il suo particolarissimo ecosistema, per turisti e scuole.

Utilizzo di materiali incongrui alla spiaggia.

I manufatti necessari alla fruizione della spiaggia sono spesso realizzati con materiali impermeabili e poco adatti all’ambiente naturale della spiaggia. Molto apprezzabile la risposta a questo punto, che però deve essere seguita da opportune e stringenti disposizioni normative. Futuro Verde in ogni caso condivide fortemente l’indicazione di utilizzare tecniche e materiali eco-compatibili, la riciclabilità delle componenti riutilizzabili, la ridotta impermeabilizzazione dei suoli e chiede che la rimovibilità delle installazioni non sia soltanto “consentita” dai materiali ma promossa e incentivata il più possibile.

Modesta presenza di spiagge libere. 

Rimini presenta una ridotta presenza di spiagge libere, che non riescono a soddisfare le esigenze di un’utenza che spesso occupa altre porzioni residue dell’arenile, come ad esempio aree poste dinanzi agli scoli a mare, non adeguate a tale scopo. Inoltre, le spiagge libere risultano perlopiù sprovviste di servizi anche essenziali. La porzione di spiagge libera a Rimini è davvero troppo modesta, quasi irrilevante. Non si può impedire a chi vuole beneficiare di questo ambiente, senza usufruire del servizio dei balneari, di farlo o costringerlo a percorrere chilometri per trovarne una, spesso senza servizi essenziali. Su questo punto si propone, per Rimini Nord la creazione di due spiagge libere, una a Viserba e una a Rivabella, ma per tutto la restante spiaggia si parla solo di “creazione di spiagge libere in corrispondenza degli assi viari di penetrazione verso mare e delle piazze del Parco del Mare”; detto così sembra troppo vago e troppo poco. Si parla poi sempre di ricollocazione delle concessioni esistenti e mai di riduzione delle stesse: difficile pensare di aumentare le superfici libere senza ridurre quelle in concessione".

FUTURO VERDE ASP