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Opinioni 11:09 | 10/01/2019 - Dall'Italia

Il “Pane e Nutella” di Salvini come Velázquez

Nel geniale e illusorio dipinto Las Meninas di Velázquez i reali di Spagna sono riflessi in uno specchio, piccolissimi e in fondo alla stanza. Sensato, perché sono davanti al pittore per farsi dipingere. Ma l’ambiguità pittorica è pronta ad ingannarci perché loro non sono rappresentati nella realtà del quadro, ci siamo noi al loro posto. Ci riflettiamo nell’astuzia di un’immagine che ci dipinge come massimi esponenti del potere, anche se non ci siamo. E’ un po’ lo stesso effetto che scatena la foto con “Pane e Nutella” postata sui social dal ministro dell’Interno il giorno di Santo Stefano. Ci dipinge, anche se non ci siamo. E chiunque tenti il boicottaggio oramai inganna se stesso. Sono critiche generalizzate che non riescono a imbrattare quella tela che inevitabilmente ci fa entrare dentro un quadro social che (volente o nolente) detta legge. Ci guarda e prende senso dalla nostra presenza. Qualsiasi ribellione si ferma sulla superficie. Perché la percezione del nuovo modelle di comunicazione, a cui ci stiamo già tutti abituando, si basa sulla logica del riflesso. Casareccio in questo caso, più reale dei reali, che difficilmente diventerà il boomerang che ha investito precedentemente Renzi. Per colmo di verità magari Salvini, come Velázquez, ci ha ingannato; ma noi inganniamo lui. Perché lui è anche noi. Il pittore spagnolo attirava qualsiasi spettatore, indistintamente, e chiunque si poteva sentire Filippo IV. Qui chiunque è pronto a combattere come Matteo. La sensazione è che non ci stancheremo presto di rifletterci su questa dinamica illusoria. Anzi, forse il vero sarà sempre più falso, e il falso sempre più vero. E l’adeguarsi è la chiave intelligente di chi, come Velázquez, ha capito tutto. Per esempio Alessia Morani, che pubblica su Twitter una fake foto sul Presidente Conte, non ha capito niente.

Stefania Bozzo