“Una vittoria straordinaria, con l'affermazione di un progetto politico vero di un centro sinistra riformista e pronto a rendere Cattolica ancora più bella, accogliente e inclusiva. Franca è stata straordinaria in questi mesi di campagna elettorale, ha tenuto insieme una coalizione di sei liste e portato la città a guardare oltre la complicata convivenza con la pandemia e la necessità di far ripartire l’economia. Si è dimostrata una donna di una tenacia e una correttezza notevoli, ha ripagato la fiducia di tutti e ha scritto una delle più belle pagine di questi anni. Ringraziarla è poco per quello che ha fatto, anche perché questo successo nel quinto Comune della provincia per abitanti restituisce fiducia alle comunità locali e alla politica dell’intero territorio riminese. Cattolica è stata riconquistata con i progetti e una forte idea di futuro. L'obiettivo di tutti – da Alessandro Belluzzi al Pd locale e alla coalizione - è stato confrontarsi sui temi, portare la discussione nel merito e non sull’apparenza e gli slogan. Vincere era tutt’altro che scontato, visto che un sindaco che si ricandida ha sempre qualche strumento in più, questo risultato straordinario consolida quindi una stagione di vittorie grazie a cui ci metteremo immediatamente a sostegno delle politiche per il territorio. In maniera coordinata e collettiva. Dopo il successo al primo turno di Jamil Sadegholvaad a Rimini, con un capoluogo che consegna solidità e rilancio all’intera provincia, il centro sinistra che già governa Misano e torna a farlo a Cattolica è di nuovo maggioritario sulla costa: ne godranno le infrastrutture, i lungomari, ma anche le comunità nel loro complesso, perché si potrà tornare a fare ragionamenti più integrati sulla sanità e su ogni aspetto della vita amministrativa. Progetti di sistema insieme alla Provincia, alla Regione e alle istituzioni che governano il territorio”.
“Cattolica era un bivio cruciale per una futura alleanza con il Movimento 5 Stelle sul piano locale e sono rammaricato di quello che è successo. Stando così le cose dovranno ridiscutere la linea e riorganizzare la guida del senatore Marco Croatti, che in queste elezioni pare essersi fatto trascinare dal pregiudizio e dalla chiusura al dialogo nei confronti del Pd invece che aprirsi a un vero confronto programmatico. Per noi democratici si conclude invece un anno difficile, ma colmo di soddisfazioni. Un periodo in cui si è realizzato il progetto provinciale di ricostruzione di una classe dirigente all’altezza delle nuove sfide imposte da un mondo rivoluzionato dal Covid 19. Un mondo che avrà bisogno di nuove connessioni, nuove relazioni, nuove priorità. E la forza dei sindaci del territorio, di una politica vissuta con passione e competenza grazie a giovani e donne, segna una nuova stagione di cui essere orgogliosi. Siamo pronti per amministrare, fare bene e realizzare i progetti per cui ci siamo spesi”.
Filippo Sacchetti segretario provinciale Pd