Al di là delle morti vere o presunte imputabili alle sigarette elettroniche su cui non è ancora stata fatta chiarezza è uscito uno studio pubblicato su una rivista internazionale che , seppure effettuato sui roditori, ha messo in evidenza come la prudenza sia d’obbligo quando si tratta di e-cig. Infatti si è visto come l’esposizione cronica ai vapori di sigarette elettroniche interrompe la normale funzionalità polmonare e riduce la capacità delle cellule immunitarie dei polmoni di rispondere alle infezioni virali. In particolare i ricercatori hanno scoperto che i topi cronicamente esposti ai vapori di sigaretta elettronica con nicotina e solventi avevano i polmoni gravemente danneggiati e uno stato infiammatorio molto forte simile a quello dei fumatori con enfisema ma come, anche in assenza di nicotina, i polmoni fossero danneggiati lo stesso con un accumulo anormale di grassi che interrompeva sia la normale struttura che la funzione polmonare aumentando il rischio di infezioni. A preoccupare è la giovane età dei maggiori fruitori di sigarette elettroniche che sono gli adolescenti che poi spesso passano dall’elettronica alla normale. Cosa fare? L’ideale sarebbe vietarne l’uso almeno fino a 21 anni.
dott. Alessandro Bovicelli