"A seguito della manifestazione antifascista svoltasi ieri di fronte ad un ristorante della nostra città, risulta più che mai prioritario fare una analisi attenta della vicenda accaduta che ha visto come protagonisti principali un cameriere sicuramente superficiale e poco ortodosso nella gestualità messa in essere di fronte a delle bottiglie di vino con l'effige di Mussolini (il tutto da provare al vaglio degli organi competenti), e ciò che viene affermato da due signore, attiviste del movimento Black Lives Matter laddove le stesse hanno ipotizzato reati come apologia del fascismo, xenofobia, razzismo...
In attesa giustamente di una valutazione penale relativamente alla vicenda accaduta, occorre assolutamente stigmatizzare quello che risulta essere la vergognosa gogna mediatica, e non solo mediatica, nei confronti del ristorante e dei suoi dipendenti, da parte della sinistra giustizialista, antifascista, a prescindere dal risultato futuro delle indagini.
Anpi, Casa Madiba, Black Lives Matter, Cgil, Comune di Rimini hanno regolarmente messo in essere, prassi consolidata nel tempo ad ogni piè sospinto, un modus operandi che appalesa chiaramente il dna della comunità sinistra in questione.
Parlare oggi di fascismo è assolutamente fuori dal tempo come altrettanto fuori tempo massimo risulta essere l’antifascismo rabbioso e pretestuoso di cui la sinistra, centri sociali, Anpi, Cgil…sono i portabandiera manifestando la loro ideologia stantia, certamente superata e, senza nessuna possibilità di essere smentiti, un antifascismo guidato dai poteri forti dominanti nato come distrazione di massa, che cavalca l’allarme dell’”Uomo nero”, di un nemico inesistente, gettando benzina sul fuoco al fine di alimentare una vecchia contrapposizione all’oggi assolutamente inattuale, e non ultimo un antifascismo come unico collante di un mondo ormai morente".
Marina Mascioni