Max 12° 
"La microcriminalità, l’accattonaggio, il vagare di sbandati e tossici, la prostituzione dilagante, la guerra tra bande criminali stanno drammaticamente caratterizzando l’estate riminese. Una escalation di violenza e degrado che oltre a creare preoccupazioni per l’incolumità dei riminesi rischia di danneggiare l’immagine di una città accogliente e sicura. E quindi, solo per menzionare l’ultimo episodio, può succedere ad alcune ragazze che passeggiano tranquillamente nelle ore serali in viale XXIII rischiano di essere coinvolte perché scambiate per prostitute in una disputa violenta a colpi di bastone tra bande di “protettori” in lotta per la spartizione del territorio.
È dura apprendere che un violento extracomunitario, dedito al commercio abusivo di marchi contraffatti, dopo aver “steso” un agente di polizia di stato, venga riacciuffato, arrestato, giudicato, e non sconti neppure un giorno di carcere. Per lui solo un nulla osta alla espulsione dal territorio nazionale con il serio rischio di trovarlo fra qualche settimane di nuovo per le strade a praticare la sua attività illecita e magari aggredire qualche altro tutore dell’ordine.
Mai come questa stagione estiva mancano uomini e mezzi per svolgere un serio controllo del territorio. Ma poi ci chiediamo a cosa possa servire arrestate chi delinque per poi vederli liberi di circolare dopo qualche giorno per mancanza di un impianto normativo che li tenga in carcere. Comprensibile lo scoramento che serpeggia tra le forze dell’ordine.
Certamente sul versante normativo non ci aspettiamo nulla di buono dal governo PD-5 stelle - tutto proteso a discutere su come abolire le norme sulla sicurezza introdotte da Salvini -, ma per quanto riguarda il controllo sul territorio l’amministrazione comunale deve fare la sua parte, metta sulle strade più pattuglie di polizia municipale riducendo al minimo i lavori di ufficio, e non si limiti a chiedere al governo Conte maggiori rinforzi estivi".
Gennaro Mauro consigliere comunale Movimento Nazionale per la Sovranità
