"Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a una situazione inaspettata e sconcertante: i titolari delle concessioni balneari hanno deciso di chiudere le spiagge e interrompere i servizi rivolti ai turisti. Un’ordinanza emessa all’ultimo minuto dell’estate 2024 ha colpito duramente chi ha investito nel finale di stagione, lasciando in difficoltà i clienti che avevano scelto di prolungare il soggiorno a Riccione per godersi le vacanze in tranquillità, lontano dalle folle.
Questa decisione ha avuto un impatto devastante, lasciandoci un disagio e una perplessità sul “sistema turismo” senza precedenti. I nostri genitori ci hanno insegnato che il turista deve essere al centro di ogni azione, ma quanto accaduto è stato esattamente l'opposto. L’ordinanza, che impone la presenza obbligatoria di personale di salvataggio, ha portato i bagnini alla decisione drastica di chiudere le spiagge. Pur comprendendo la loro frustrazione verso tale obbligo e più in generale verso un sistema paese che cambia le regole del gioco durante la partita in corso, denunciamo un danno d'immagine gravissimo nei confronti dei nostri ospiti.
Si parla spesso di "fare rete", di collaborazione e di condivisione, ma questo episodio è l'esempio perfetto di come la burocrazia possa diventare un ostacolo per la crescita del settore e una politica miope si faccia carico di spiegare i problemi invece di trovare le soluzioni.
Un incidente di questo genere compromette seriamente ogni sforzo verso la destagionalizzazione, danneggiando chi ha investito per prolungare l'occupazione, mantenere viva la Riviera Romagnola e superare la logica della stagionalità limitata a 90 giorni.
Ci piace pensare che i cittadini Romagnoli abbiano gli stessi diritti dei turisti nel godere del proprio territorio. Questa situazione danneggia e limita anche la possibilità per chi vive il nostro territorio di godere di un finale di stagione che negli anni ha rappresentato un momento importante per la nostra comunità.
La strumentalizzazione a cui stiamo assistendo fatta sulla pelle dei turisti é scandalosa. Come possiamo pensare di sviluppare e crescere con episodi di questo tipo che si innescano in una situazione come quella 2024 fatta di mucillaggini e alluvioni?!!! Non paghi delle calamità naturali sembra che ci sia un pervicace istinto autolesionistico.
Chiediamo un intervento urgente per risolvere questa situazione, riaprire le spiagge e garantire servizi adeguati a chi desidera godersi gli ultimi giorni di vacanza.
Esortiamo il Ministero del Turismo, la Regione, l'Assessorato al Turismo, le Capitanerie di Porto e le Associazioni di Categoria a collaborare urgentemente per abolire questa norma che sta creando ulteriori difficoltà agli operatori del settore".
Federalberghi Riccione - Il Presidente Claudio Montanari