La settimana scorsa in un albergo di via Praga, situato in zona turistica, con una trentina di camere, è stato insediato un Centro di Accoglienza Straordinaria di immigrati di origine africana, suscitando le reazioni negative e le preoccupazioni degli operatori turistici delle strutture ricettive circostanti.
Teniamo presente che il Comune di Rimini e l’Associazione Albergatori hanno ribadito la contrarietà all’utilizzo degli alberghi della zona turistica come strutture di accoglienza per immigrati; la Presidente dell’Associazione Albergatori, Patrizia Rinaldis ha dichiarato “non è questa la funzione delle strutture turistiche alberghiere”.
La stessa Prefetto avrebbe detto di evitare Centri di Accoglienza Straordinaria negli alberghi della zona mare.
Ciò nonostante, l’albergo di Via Praga, in zona turistica, è diventato un Centro di Accoglienza Straordinaria, gli immigrati ora insediati, sono stati trasferiti dall’albergo Alba di Miramare, dopo la scadenza dell’affitto.
Sostengo che non deve esser consentita la trasformazione di alberghi o pensioni in zona mare, “fuori mercato”, in Centri di Accoglienza Straordinaria; tali trasformazioni infatti contribuiscono ad aumentare il degrado della fascia turistica a danno della ristrutturazione, riqualificazione dei vicini alberghi e dell’immagine del nostro turismo in generale.
Per questo ho chiesto, con l’interrogazione al Sindaco di ieri sera, quanti e quali sono gli alberghi nella fascia turistica del Comune di Rimini, trasformati in Centri di Accoglienza Straordinaria e il numero di immigrati rispettivamente accolti.
Dinnanzi all’aumento degli immigrati in Italia, non si può assecondare il ”business immigrati“ con la “riconversione” o “riattivazione” di quelle strutture ricettive “fuori mercato“ o addirittura “dismesse“ della fascia turistica, in cambio di un prezzo giornaliero di 35 euro pagato dal Ministero dell’Interno, per ospitare ogni immigrato.
E’ possibile prevenire tutto questo, escludendo dai Bandi Pubblici della Prefettura l’insediamento di Centri di Accoglienza Straordinaria nella zona turistica.
Mentre i Centri di Accoglienza Straordinaria esistenti da anni nella fascia turistica, come Viserba e Miramare, devono essere trasferiti in zone compatibili.
Inoltre, l’Amministrazione Comunale, deve svolgere gli opportuni controlli in ogni Centro di Accoglienza Straordinaria per verificare il regolare adempimento delle condizioni previste nel Bando pubblico e il rispetto, in particolare, delle condizioni igienico sanitarie, della sicurezza, ecc.
Gioenzo Renzi Capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia