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Opinioni 17:32 | 13/03/2024 - Riccione

"Riaprire l’Emporio e sostenere la Caritas e gli enti che aiutano i più poveri"

"Accogliamo con grande preoccupazione il grido di allarme lanciato dalla presidente Caritas cittadina. Ogni giorno la Caritas serve il pranzo a circa 60 persone bisognose. Il numero è in aumento mentre purtroppo le donazioni sono in diminuzione: mancano cibo ed anche donazioni economiche per sostenere l’attività dell’ente ed aiutare le famiglie indigenti. Oltre alla Caritas esiste a Riccione un’altra realtà che potrebbe sostenere cittadini, in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale, attraverso la spesa solidale: l’emporio solidale.

Purtroppo dai primi giorni di gennaio l’emporio è chiuso. Il Comune parlò allora di meri problemi burocratici assicurando la riapertura dopo poche settimane. Ora a distanza di oltre due mesi l’emporio rimane inattivo e molte famiglie vengono dirottate alla Croce Rossa o alle singole realtà parrocchiali che ormai non riescono più a sostenere le tante persone in condizione di effettivo bisogno.

Ecco che a questo punto la politica si deve fare avanti. Ricordiamo che l’Amministrazione Angelini ha reintrodotto in modo sconsiderato l’Addizionale Irpef Comunale che grava soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati. Circa 2,8 milioni di incasso di cui solo il 7% destinato ad iniziative sociali. Una mera mancia per poveri e bisognosi, un aggravio pesante per chi vive con la pensione o il lavoro dipendente. Pertanto proponiamo che la Giunta Angelini stanzi subito fondi a favore della nostra Caritas cittadina e di tutte le realtà del terzo settore che ogni giorno aiutano tanti che vivono in stato di bisogno.

Nel contempo è assolutamente necessario risolvere i problemi burocratici all’emporio: quei locali sottratti alla criminalità devono continuare ad avere una destinazione sociale per il bene della comunità attraverso un supermercato solidale che aiuti chi ha bisogno. Oltre 52 famiglie con ISEE bassissimo oggi hanno necessità di aiuto e non possono essere scaricate ad altre realtà locali già in sofferenza.

Il tempo delle parole è finito: serve agire e farlo alla svelta perché le situazioni di povertà e necessità devono essere prioritarie per un’Amministrazione, tanto più se si professa (ma lo è veramente?) di centrosinistra".

Riccione in Azione