Ho aspettato un giorno in più per scrivere il mio pistolotto, perché volevo arrivare documentato su quello che sta succedendo a destra, a sinistra e soprattutto al centro. Confesso: non si capisce più nulla. Le certezze di una notte sono svanite come le cinque stelle all’alba del 13 agosto, venerdì, dell’anno del Signore 2021.
Chi sarà il Papa della città di Ariminum? E se fosse una Papessa? Sic stantibus rebus, i nomi sono tre: Ceccarelli, Lisi, Sadegholvaad ma dicono le mie gole profonde assetate di Rebola che non è detto, anzi, è ormai certo che Ravaglioli & Co. la partita la terranno aperta. Tutto può succedere nella torrida estate. Gli incontri più o meno curiali si susseguono e molti ritengono che le primarie, che nessuno voleva, diventeranno palesi il 3 e 4 di ottobre. Nel frattempo sorgono liste come funghetti dopo la pioggia con personaggi illustri di cui non si conosce il nome ma tutti vogliono essere nella singolar tenzone. Il tempo è risicato, ma è una inveterata abitudine riminese arrivare lunghi e cambiare le carte in tavola. E’ già successo e io ne sono stato testimone interessato.
E allora lasciamoci così, con due o tre consigli: non fate il bagno la domenica dell’Assunta, non date per scontato che la Lisi andrà a sinistra, non fate arrabbiare Lucio perché il ragazzo ha fiato e gambe per ribaltare Rimini. Buon Ferragosto e ricordate che la Rebola è Rimini e Rimini è Rebola.
Rurali sempre
Enrico Santini