Che poi può succedere di seguire la corrente, volontariamente, senza nessun motivo apparente. E ti può capitare così di ritrovarti, col cervello spento e le mani impastate da appiccicosi popcorn, ad un bivio esistenziale. Anche assecondare una spasmodica voglie di immedesimazione, nel multisala di un affollato cento commerciale, comporta delle scelte. Dumbo o After? Ma tu segui la corrente che si trasforma anche in una sorta di predestinazione. Se la cassiera del cinema ti inserisce sbagliando nella comitiva di rampanti teenager in fila davanti a te, pronte a ululare per Tessa e Hardin, non pensi; ti fai trasportare dal destino. Ma anche a cervello spento c’è sempre un “neurone caparbio” che continua a lavorare, magari per inerzia. Sussurra a fatica, ma ti consiglia chiaramente di non cominciare a ululare anche tu in quanto la cassiera è soltanto diversamente scaltra e ti avrebbe inserito anche nella comitiva di bambine pronte a ululare per Dumbo. Sussurra troppo lentamente e il messaggio ti arriva a biglietto fatto, quando ti ritrovi a fluttuare tra le sedute della sala cercando di distanziarti almeno da chi sta limonando. Ma inaspettatamente tra la corrente, il destino, la cassiera diversamente scaltra si incasella in una domenica pomeriggio qualsiasi anche la fortuna. After è un film straordinario. Un capolavoro cinematografico, se hai il cervello spento. La storia non c’è e ti puoi così concentrare totalmente sui dettagli. Primo dettaglio: il fantastico set da bagno “Suave” composto da profumatissimi e ammorbidenti bagnoschiuma, shampoo, sapone e fiorite creme corpo. E mentre Tessa si occupa della sua igiene personale vorresti assecondare anche tu una spasmodica voglia di fare una doccia con gli irresistibili prodotti “Suave” (Lì il “neurone caparbio” è riuscito a dire un "No” deciso!). Secondo dettaglio: l’acquario intelligente. Ad un certo momento del film appaiono all’improvviso delle meduse in tutta la loro sconvolgente bellezza, antecedono la sagoma dei protagonisti pronti a condividere con noi quello che sarà il dialogo centrale di tutta la loro storia d’amore. Hardin: “Io non ti merito”. Tessa: “Niente potrà cambiare quello che provo per te”. Bacio. E dopo questa scena (che segnerà sicuramente la storia della cinematografia mondiale) lo squalo nell’acquario sullo sfondo batte chiaramente ritirata e le meduse spariscono. Mentre in sala tutti continuano tranquillamente a limonare.
Stefania Bozzo