“Sarà una settimana fondamentale, forse decisiva per le sorti delle imprese balneari. Sono infatti in programma le ultime audizioni alla X Commissione della Camera dei Deputati, poi avremo alcuni appuntamenti coi singoli partiti politici e da lunedì 14 marzo tutto si trasferirà in Parlamento, dove sarà deciso il nostro destino. Facciamo appello ad una posizione unitaria a tutti i sindacati con un dialogo che parta da noi è in modo trasversale attraverso le pubbliche amministrazioni e le regioni arrivi ai partiti perché il parlamento stravolga l’emendamento in funzione della salvezza delle nostre imprese e del turismo balneare italiano. Ritengo sia l’unica strada percorribile. Non serve la contrapposizione, fissare obiettivi irraggiungibili e illudere gli operatori che possano essere centrati. Non discuto le ragioni, che so avere un fondamento perché nessuno come noi sa quanto sia irrazionale la direttiva Bolkestein e anche maldestramente interpretata. Il fatto è che la politica fin qui non ha trovato soluzioni. Leggo commenti illuminati, tutti sanno qual è la soluzione. Peccato che quando hanno avuto ruoli di responsabilità, quella soluzione non l’hanno messa nero su bianco. Confido che l’appello dei sindaci, degli assessori al turismo delle regioni più interessate e di tutti coloro che hanno l’esatta percezione della posta in palio, venga ascoltato. A noi sindacati è chiesta unità, compattezza, lucidità e tanta responsabilità. Dobbiamo convincere la politica, attraverso il voto parlamentare, di riprendersi la dignità di rappresentare le istanze e i valori delle imprese e dei lavoratori italiani che su leggi dello stato hanno investito non solo tutti i loro capitali e quelli delle loro famiglie, ma la vita stessa. Dagli incontri svoltisi in Toscana traggo questo chiaro segnale. Se vogliamo raggiungere l’obiettivo dobbiamo restare uniti e porci traguardi raggiungibili. Altrimenti il danno sarà enorme e sulla pelle delle imprese”.
Mauro Vanni presidente Confartigianato Imprese Demaniali