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Opinioni 15:10 | 17/07/2018 - Rimini

Via Garibaldi: dalle “transenne” permanenti alla rimozione del degrado

Il mese scorso avevo chiesto con una interrogazione consigliare al Sindaco di rimuovere la situazione di degrado e pericolosità dei due edifici di Via Garibaldi, ai numeri civici 59 e 50-52, con il rischio di caduta sulla strada
pubblica di cornicioni, davanzali, intonaci, e inabitabili per le condizioni fatiscenti, diventati l’habitat di colonie di ratti e piccioni.
La risposta scritta dell’Amministrazione Comunale è stata quella di avere effettuato alcuni interventi nel 2013 e 2014 di bonifica e messa in sicurezza interna dell’edificio al numero 59 con una spesa di 14.694 euro per la quale si è proceduto inutilmente alla riscossione coattiva.
Nei quattro anni successivi, dal 2014 ad oggi, l’intervento del Comune si è ridotto alle sei transenne, a salvaguardia dei passanti, collocate davanti agli edifici ai civici 59 e 50-52 di Via Garibaldi angolo Via Bertola, con il
restringimento della Via Garibaldi e le difficoltà al transito di pedoni, biciclette, moto, auto. Il problema è che le transenne come risposta all’emergenza e il conseguente restringimento della Via Garibaldi non possono diventare permanenti, a danno alle attività degli esercizi pubblici, dei negozi circostanti, dei residenti in zona, dei cittadini e di tutti coloro che percorrono la Via Garibaldi per lavoro e per entrare nel Centro Storico. Né ci si può limitare ad una Ordinanza Sindacale Contingibile e Urgente di sei anni fa, rimasta inottemperata dal proprietario, e ai minimi interventi di pulizia ordinati dal Comune ad Anthea all’interno dell’immobile al n. 59 di Via Garibaldi. Il dovere del Comune è di eliminare questo degrado in una via commerciale e frequentata del Centro Storico, come Via Garibaldi, a poche decine di metri da Piazza Tre Martiri, attuando il Regolamento
Urbanistico Edilizio (RUE) che testualmente recita: ” Qualora i proprietari non provvedano, l’Amministrazione Comunale ordinerà l’esecuzione delle opere necessarie al fine del mantenimento delle condizioni di sicurezza e di decoro delle costruzioni”.
Nel caso specifico, proprio per le ragioni del pubblico interesse, l’Amministrazione Comunale dovrebbe almeno restaurare le facciate esterne degli edifici (nell’edificio al civico 52 si trova, fra l’altro, l’unica bottega medievale superstite a Rimini!), mettere in sicurezza i cornicioni infestati dalle erbacce per ripristinare l’immagine di normalità e il transito in questo tratto di Via Garibaldi. Per il recupero delle spese con le sanzioni previste si potrebbe procedere al pignoramento degli immobili appartenenti al proprietario. Senza aspettare le soluzioni dal Cielo !
Gioenzo Renzi
Consigliere Comunale