L’argomento è quello ben noto delle microaree ed è divenuto oggetto di un articolo che un quotidiano nazionale di centrodestra, Il Giornale, ha dedicato oggi all’argomento. La giunta regionale Pd ed il governatore Bonaccini finiscono sotto i riflettori dei colleghi giornalisti ma nell’ambito del servizio – oltre a ribadire che i campi rom rischiano di moltiplicarsi – si fa luce anche su Rimini
“Secondo i vertici di viale Aldo Moro – vi si legge - le microaree ridurrebbero ghettizzazione e degrado. Non mi pare che i casi già sperimentati dicano questo, sussurra ironico il consigliere comunale leghista di Rimini, Matteo Zoccarato. Nella città costiera, per esempio, la maggioranza dem propose costruzione delle microaree così da chiudere la baraccopoli di via Islanda. Il progetto iniziale prevedeva la creazione di tre nuovi insediamenti, poi diventati cinque. A un certo punto avevano pensato addirittura di aprirne undici, racconta Zoccarato che insieme ai comitati cittadini "di centro, destra e sinistra" si è opposto al progetto dal costo di circa 200mila euro. Ad oggi il piano risulta bloccato e "difficilmente faranno ripartire a un anno dalle elezioni comunali".
Già, le elezioni. In tempo di regionali era inevitabile che il tema "nomadi" entrasse prepotentemente in campagna elettorale. Gli schieramenti in fondo sono su posizioni inconciliabili: da una parte chi quella legge ha contribuito ad approvarla (Bonaccini); dall’altra chi la contesta apertamente e in un campo rom è stata pure aggredita (Lucia Borgonzoni). Il tema è scottante. In Emilia Romagna a fine 2017 erano presenti qualcosa come 2.784 nomadi, divisi in 144 insediamenti di cui 32 grandi aree sosta e ben 112 microaree (37 pubbliche e 75 private). Numeri consistenti, che la stessa Regione definisce come il frutto di "un fenomeno peculiare" emiliano in cui molti nuclei sinti hanno avuto "la tendenza" ad "uscire dalla aree sosta pubbliche" per "stabilirsi in piccoli appezzamenti agricoli di loro proprietà". Propensione cui si è aggiunta la scelta di alcune amministrazionigià da diversi anni di "sperimentare" microaree comunali "in cui far risiedere i nuclei familiari".
Fin qui l’articolo o buona parte di esso. Zoccarato è consigliere comunale della Lega e pronto a condividere la battaglia che in Regione, nel caso venisse eletto, intende combattere il suo candidato capolista nonché segretario provinciale della Lega Bruno Galli. Chissà come finirà…