L’INPS ha provveduto alla revisione dei cedolini di luglio 2023 che, come lo SPI CGIL aveva denunciato, indicavano erroneamente gli importi della quattordicesima come “aumento pensioni basse 2023”.
La quattordicesima | La quattordicesima sulle pensioni non è un aumento, non è stata definita per il 2023 e spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito ed età: è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati. A tal proposito la quattordicesima mensilità spetta ai titolari di pensione di vecchiaia, anzianità, anticipata, invalidità o inabilità, ai superstiti. Non spetta a chi beneficia di prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite INAIL. Hanno diritto alla quattordicesima i pensionati che al 31 luglio 2023 abbiano almeno 64 anni di età, mentre chi compirà i 64 anni di età nei mesi successivi, dal 1° agosto al 31 dicembre 2023, la mensilità aggiuntiva verrà inserita nella pensione di dicembre 2023. Per averne diritto vanno considerati gli anni di contributi versati e il reddito che è quello personale.
Pensioni e importi da verificare | Sanato da parte dell’INPS questo grave errore, resta per i pensionati riminesi il difficile bilancio dell’economia familiare. Sono 98.490 (dato INPS) le prestazioni pensionistiche erogate nel 2023 in provincia di Rimini. Il dato ricomprende tutti i tipi di pensione ma vale la pena sottolineare qualche dato. Oltre un terzo del totale delle pensioni (33.052) è riconducibile a lavoro autonomo o parasubordinato, il che determina un importo medio pari ad € 963,83. Sono 19.004 le pensioni di reversibilità erogate, con un importo medio di € 626,47 che vede perciò principalmente le donne con trattamenti anche la media nazionale delle pensioni di vecchiaia (dato INPS 2022: € 730,11). Da ultimo gli assegni sociali, che nel nostro territorio riguardano 3.542 trattamenti pensionistici con un importo medio di € 522,96.
Campagna “I DIRITTI CHE NON SAI” | Per quanto riguarda alcuni diritti legati alla pensione ne va fatta esplicita richiesta: si tratta di somme o prestazioni che non vengono concesse se non espressamente richieste o che possono sorgere in un momento successivo alla liquidazione della pensione. Il controllo della pensione è un servizio che lo SPI CGIL offre a tutti i pensionati riuscendo in questo modo a far recuperare tanti soldi, da qualche centinaio fino a diverse migliaia di euro, che altrimenti sarebbero andati perduti. INCA CGIL Rimini nel 2022 ha visto l’accoglimento da parte dell’INPS di ben 574 pratiche presentate e riguardanti casi di ricostituzione quattordicesima e maggiorazioni sociali emerse dopo una verifica fatta da SPI CGIL.
Alcuni casi emblematici emersi nell’ambito della campagna “I DIRITTI CHE NON SAI” | In tema di reversibilità due signore residenti in Valmarecchia e rimaste vedove, non sapendo di avere diritto alla pensione di reversibilità del marito, sono riuscite a recuperare nel 2022, tramite i nostri uffici di Patronato INCA e SPI, 5 anni di arretrati per un totale di € 57.000 in un caso e di € 10.500 nell’altro. Ma anche rispetto alle maggiorazioni sociali, nonostante questo sia un importo non soggetto a domanda, è capitato a seguito di un controllo che un iscritto SPI di Rimini ha fatto sulla propria pensione che sia emerso un arretrato dovuto pari ad € 12.000, poi regolarmente erogati tramite l’intervento del Patronato INCA CGIL. Da ultimo, ma non per importanza, il caso di un mancato pagamento di pensione di vecchiaia: un signore, dopo aver effettuato una verifica grazie allo SPI, ha ottenuto ben € 38.000 di arretrati dal momento che non aveva mai fatto domanda di pensione di vecchiaia.
I pensionati possono rivolgersi presso gli uffici SPI o del Patronato INCA della provincia di Rimini per verificare la correttezza degli gli importi pensionistici o per verificare se si ha diritto ad una prestazione.