Nel manifesto attaccato al tavolo dei relatori c’era scritto “La svolta civica”. Slogan eloquente. D’altronde per il futuro della Rimini politica al di fuori dello schieramento di centrosinistra bisogna trovare qualcosa di nuovo e di diverso. La frantumazione della coalizione di centrodestra, costata cara prima a Gioenzo Renzi e ancor più clamorosamente a Marzio Pecci, evidentemente ha insegnato qualcosa. Per vincere le elezioni a Rimini non solo serve un centrodestra unito e compatto, senza screzi e dispettucci, ma s’impone un candidato sindaco all’altezza della situazione. Se ne è parlato questa mattina alla presentazione del progetto Rete Civica Rimini al quale hanno aderito recentemente i transfughi di Patto Civico Davide Frisoni e Cosimo Iaia.
Nutrito il tavolo dei relatori ed interessanti i contenuti emersi: è stato elaborato, per esempio, l’identikit del candidato sindaco: un imprenditore al di fuori dei partiti ed espressione proprio di quel senso civico che è proprio del gruppo che in Consiglio regionale conta sulla presenza di Marco Mastacchi. A qualcuno si è accesa subito la lampadina: ma è Paolo Maggioli, allora. Il nome del presidente di Confindustria Romagna non è stato fatto dai relatori ma dalla platea e comunque per ora non sono state date né conferme né smentite. “Pensate – ha detto rispondendo la portavoce Mimma Spinelli, sindaco di Coriano in carica – che qualcuno ha messo in giro la voce che potessi essere io il candidato sindaco del centrodestra a Rimini. Ma perché dovrei lasciare Coriano?”. Già, perché?
Su un punto tutti i presenti hanno insisitito: il progetto, il sogno, la necessità di unione. “Ci metteremo a sedere con le forze di centrodestra – è stato ribadito – per trovare la soluzione più adatta e migliore per Rimini consci che ci attende un percorso complesso e per niente facile. Bisogna vedere se esistono o meno le volontà di camminare insieme”.