I riminesi si troveranno sotto l’albero di Natale un bel regalino. Gnassi per “fare cassa” introduce per il prossimo anno una nuova tassa, quella dei passi carrai, con una previsione di incasso di oltre 1.400.000 euro. Speravamo di aver definitivamente chiuso per sempre con la tassa sui passi carrai nell’anno 2010 con Ravaioli, un iniquo tributo per chi ha necessità di utilizzare uno spazio privato per la sosta del propria autovettura. Del resto in carenza di stalli di parcheggio non a pagamento sulle strade, dovrebbe indurre l’amministrazione comunale a favorire l’utilizzo di aree private la sosta. Siamo fermamente contrari all’incremento della pressione fiscale soprattutto se rivolta a coprire buchi di bilancio. Prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini bisognerebbe razionalizzare la spesa pubblica, migliorare l’efficacia dell’amministrazione comunale, con una sburocratizzazione degli uffici. Particolare attenzione dovrà essere posta agli uffici tecnici dell’edilizia privata che presentano criticità notevoli, creando grandi disagi all’utenza e frenando l’introito di importanti risorse finanziarie. Ci auguriamo che la nuova governance dirigenziale sarà posta in grado di porre rimedio, in attesa della tanta auspicata innovazione tecnologica in carico all’assessore De Schio, nota per il suo assenteismo. A Rimini si va in controtendenza rispetto alle disposizioni del legislatore nazionale che parla di invarianza tributaria per le imposte locali, che potrebbero essere giustificate a nostro avviso solo individuando obiettivi facilmente individuabili e rendicontabili. Se proprio vogliamo introdurre la tassa sui passi perché non destiniamo l’intero gettito dei prossimi anni alla riqualificazione del lungomare Rimini Nord e dei viali delle Regine?
Gennaro Mauro-Movimento Nazionale per la Sovranità