Mimma Spinelli a caccia dell'impresa. O del tris dopo i due trionfi a Coriano dove ha cancellato decenni di dominio Pd. Stavolta il salto è grosso e sfida ancora una volta il suo nemico storico (il Pd, ovvio) nella persona dell'ex segretrario provinciale Riziero Santi anch'egli sindaco ma a Gemmano. Non vota il popolo, come noto. Tocca ai politici, quelli che siedono nei Consigli comunali, quelli che masticano il politichese da mattina a sera. Domani il giorno del voto. Favori del pronostico per il mitico Riz, ma la Mimma non è una che gioca per perdere. E se ci ha messo la faccia è perché è sicura di farcela. Ma a cosa serve diventare presidente della Provincia di Rimini? Visto quello che ci dicono dalla capitale un bel niente, l'ente doveva già essere smantellato ma invece va avanti. Gnassi lo ha guidato fino ad oggi, ora tocca o al suo compare Santi oppure alla Spinelli. Certo sarebbe bello che una donna diventasse presidentessa. Tutto il movimento femminile ne sarebbe orgoglioso, almeno negli intenti perché poi diventa tutto uno squallido gioco politico. Santi a caccia dei voti di un Pd devastato e di qualche anima sinistroide che ancora crede in un partito sfinito, Mimma a coagulare un centrodestra che non sta messo meglio ma con la Lega che potrebbe aiutarla. Ago della bilancia? I 5 stelle anche se a Rimini non ci sono. Altrove sì e sono tutti all'opposizione o contro il Pd. La sfida è aperta. Vinca il (o la) migliore.
Cronaca
15:22 | 24/06/2018 - Coriano