“Dopo aver proceduto a sbianchettare il simbolo Pd dai manifesti elettorali, il piddino Andrea Gnassi fa partire da Riccione la sua campagna elettorale. La motivazione della scelta sarebbe connessa alla vittoria della sinistra alle elezioni comunali nel giugno di quest’anno. Peccato per Gnassi che siano già moltissimi gli elettori pentiti di aver dato fiducia al sindaco Daniela Angelini che sta mostrando solo limiti e inadeguatezza. Se il buongiorno si vede dal mattino, i primi 100 giorni circa (ma per arrivare a 100 ne mancano ancora altri 22, ndr) della nuova amministrazione sono, a dir poco, deludenti. Soprattutto sul fronte sicurezza, il cavallo di battaglia di Angelini. E non è un caso che anche Angelini si sia presentata alle elezioni comunali sostenendo di essere estranea al Pd, per poi mostrare gli stretti legami con quel partito. La strategia di Angelini e Gnassi è la medesima: togliere il simbolo del Pd, imbarazzante e settario, per attirare con questo sotterfugio qualche ingenuo elettore centrista, moderato e conservatore. Tornando a Riccione, non si può tacere sull’ultimo scivolone di Angelini che, senza alcuna riflessione, ha tuonato contro il rapper Emis Killa, reo di aver denunciato il senso di insicurezza che, a suo parere, si avverte in città. Minacciare querele e richieste di risarcimento al rapper è la soluzione più sbagliata, esattamente l’opposto di ciò che, a mio parere, avrebbe dovuto fare. E la conferma dell’errore di Angelini arriva da Claudio Cecchetto e dalla sonora legnata metaforica di Francesco Facchinetti. Ora che accadrà, il sindaco querelerà anche loro?”.
Così in una nota la parlamentare Elena Raffaelli, candidata della Lega nel collegio plurinominale della Camera Romagna e Ferrara