Nella seduta di Consiglio comunale di giovedì 2 luglio è stato approvata (17 voti favorevoli, nessun contrario e 13 astenuti) la proposta di delibera “Imposta municipale propria (IMU). Approvazione del relativo Regolamento comunale”. Sempre a maggioranza, con 17 voti favorevoli, 11 contrari e nessun astenuto, è stata approvata anche l’altra proposta di delibera denominata “Imposta municipale propria (IMU). Approvazioni aliquote e detrazioni anno 2020.” Per quanto riguarda il punto all’ordine del giorno riferito “all’Affidamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) della riscossione coattiva di alcune entrate”, la proposta di delibera è passata con il voto favorevole di 18 consiglieri, 10 astenuti e nessun contrario.
La discussione sulla proposta deliberativa riguardante “l’Individuazione di organismi collegiali indispensabili al raggiungimento dei fini istituzionali dell’ente ex art. 96 D. Lgs. 267/2000”, è stata rinviata alla prossima seduta. Ed un motivo c'è. Lo spiega il consigliere d'opposizione Gennaro Mauro (nella foto in mascherina tricolore): "In consiglio comunale - dice Mauro - è andata in scena una tipica commedia all’Italiana, dove il protagonista Davide Frisoni, consigliere di Italia Viva e Patto Civico ha lanciato dei violenti dardi al sindaco Gnassi. In maniera pretestuosa su una delibera di semplice ricognizione degli organismi collegiali i ritenuti indispensabili al raggiungimento dei fini istituzionali dell’ente Comune di Rimini, il consigliere Frisoni ha lanciato un pesante avvertimento del suo profondo malessere. Tanti consiglieri del PD hanno colto la ghiotta occasione, e all’atto della votazione si sono tolti “i sassolini dalle scarpe” sostenendo la sua richiesta di rinvio della delibera incriminata. È già iniziata la caccia ai dissidenti. Naturalmente il centrodestra per evidenziare la forte frattura all’interno della maggioranza ha votato in modo che la maggioranza di centrosinistra soccombesse. Che quella di Frisoni sia stata una richiesta pretestuosa lo dico senza tema di essere smentito da presidente della prima commissione consiliare deputata a dare un parere preventivo alla delibera. Questa viene riproposta ogni anno, e anche quest’anno in commissione si sono avuti dall’assessore e dal dirigente competente tutti i chiarimenti del caso. Quello di ieri sera è un chiaro segnale rivolto al sindaco Gnassi, sicuramente alimentato dagli atteggiamenti di scarso rispetto del ruolo istituzionale del Consiglio Comunale. In questi quattro anni è stata dura per i colleghi della maggioranza chiamati solo a “pigiare” il pulsante per avvallare le scelte del sindaco assunte in solitudine senza il coinvolgimento della sua maggioranza. Adesso il nostro “enfant prodige” si sta muovendo sgomitando per dire la sua alle prossime elezioni amministrative, cercando di imporre il suo successore. Si palesa una grande frattura all’interno del centrosinistra proprio sulla figura che dovrà essere proposta come candidato sindaco da contrapporre a quelle del centrodestra alle elezioni dell’anno prossimo".