La sede di viale Cilea, individuata a 9 giorni dal voto, sarebbe stata inadeguata per la sua attività tanto che lo stesso artista in più occasioni non si è voluto trasferire. Leggere che un’attività commerciale, storica, vocata alle tradizioni ed all’artigianato locale, chiuda i battenti è sempre una triste notizia.
Tuttavia la storia della chiusura della Bottega dello storico ceramista Giulianelli ha radici ben più profonde.
La prima intimazione ad abbandonare l’immobile, atto dovuto in conseguenza dello stato di incuria e di pericolo in cui da anni versa la Colonia Adriatica che ospita il laboratorio, risale al 2021 quando l’allora Dirigente ai Servizi Finanziari e Patrimonio ha richiesto lo sgombero dai locali a tutela della sicurezza fisica dello stesso artista e dei suoi clienti.
Con lo stesso principio, dopo l’insediamento della Giunta Angelini, al fine di tutelare la sicurezza delle persone in primis, e poi di avviare un progetto di riqualificazione della Colonia, si è nuovamente invitato il sig. Giulianelli a lasciare i locali pericolanti.
I numerosi incontri successivi e le interlocuzioni con l’artista, hanno sin da subito evidenziato come la soluzione individuata dall’amministrazione Tosi, proprio a ridosso delle elezioni amministrative (la delibera è curiosamente datata 3 giugno 2022), fosse una soluzione, a dire dello stesso Giulianelli, inadeguata e provvisoria.
Inadeguata in quanto i locali di via Cilea, per dimensioni e destinazione d’uso, non avrebbero potuto ospitare l’attività artigianale che prevede l’utilizzo di forni per la cottura della ceramica.
Inoltre, la stessa delibera dava una chiara indicazione delle finalità concesse: “utilizzo dell’immobile esclusivamente per finalità sociali”, impedendo di fatto all’artigiano di poter svolgere la propria attività commerciale, fonte del proprio sostentamento.
Provvisoria in quanto prevedeva una durata di un solo anno, periodo che sarebbe servito a Giulianelli per valutare la costruzione di un laboratorio presso un terreno di sua proprietà, soluzione che (sempre a detta dello stesso che ha rinnovato la richiesta anche all’amministrazione Angelini, che responsabilmente ne ha chiarito gli impedimenti) era al vaglio dell’allora amministrazione uscente, ben conscia in realtà che quel terreno non poteva ospitare tale tipo di attività.
Tempismo, inadeguatezza e provvisorietà che sanno di… promesse elettorali cui la precedente amministrazione ci aveva ormai ampiamente abituati.
La Giunta Angelini e l’assessorato al Patrimonio, sin da subito, hanno preso in seria considerazione la questione legata alla sicurezza del sig. Giulianelli, cercando al contempo di favorire una soluzione che potesse coniugare le molteplici esigenze dell’artista, comprese quelle di natura commerciale. Non è un caso che la revoca della possibilità di utilizzo dei locali sia avvenuta solo a metà novembre 2022. Infatti, nei sei mesi successivi alla delibera dell’amministrazione Tosi, il sig. Giulianelli, pur incontrato più volte, non ha mai espresso la volontà di trasferire la propria attività nei locali di via Cilea, rinunciando di fatto più volte alla sottoscrizione del contratto e rinnovando la volontà di riuscire a realizzare un laboratorio sul terreno di proprietà.
Solo a quel punto, ed in accordo con l’artista, la Giunta Angelini, responsabilmente, ha provveduto alla concessione dei citati locali alla Cooperativa Sociale Cuore21con un comodato di 4 anni, soluzione questa che coniuga la valorizzazione dell’immobile di proprietà comunale e l’incentivazione di attività sociali e inclusive.
Ed è proprio per questo approccio responsabile e scevro da logiche clientelari che i Riccionesi hanno dato ampia fiducia alla Coalizione di Centro-Sinistra e a Daniela Angelini.