I giorni 1 e 2 novembre, solennità di tutti i Santi e commemorazione di tutti i fedeli defunti, sono due giorni molto importanti per la Chiesa e per la spiritualità di ciascuna persona, e sono due giornate dal “colore” molto particolare e familiare.
Il 2 novembre si ricordano tutti i defunti e ciascuno ricorda i propri cari: genitori, nonni, persone a noi vicine che dal cielo ci guardano. Persone che hanno trascorso tempo con noi e ci hanno dato tanto e grazie alle quali siamo quelli che siamo: in termine educazione, di beni spirituali, di fede e persino di aiuti materiali. Questi cari ora continuano a curarsi di noi - e noi lo crediamo! – e dal cielo vegliano sulla nostra vita noi e ci accompagnano.
Il 1° novembre è la festa di tutti i santi: quelli di cui portiamo il nome, i nostri patroni e protettori, ma anche i santi della città e della chiesa riminese. Tutti loro guardano e vegliano sull’intera comunità diocesana e su ciascuna parrocchia. A questa schiera già enorme, possiamo volentieri aggiungere anche i santi a cui siamo affezionati e a cui vogliamo affidarci assieme alla beata Vergine Maria, la nostra Madre celeste, colei che con più intensità riceve le richieste di tutti.
Tanti santi diventano per noi familiari. Sarebbe bello valorizzare quest’anno questa caratteristica di familiarità e di vicinanza, ad esempio vivendo momenti di preghiera, anche piccoli, in casa in cui ricordiamo santi protettori e i nostri cari defunti in Paradiso. A loro, che sono vivi e ci attendono in un’altra ‘stanza’ e in un’altra situazione chiediamo aiuto per la pace, la pace di ciascuno di noi nella propria vita, e la pace nel mondo.
Invochiamo i santi e i nostri cari defunti perché presso Dio chiedano allo Spirito Santo di illuminare le menti ei responsabili cosicché cessi immediatamente ogni colpo di arma da fuoco e si comincia il dialogo, si fermi ogni forma di attacco e di violenza e ceda il passo alla potenza della parola animata dall’amore.
Buone sante feste a tutti.
+ Nicolò Anselmi, Vescovo di Rimini