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Un terzo dei pazienti con diagnosi di carcinoma polmonare soffre di depressione moderata/grave e di una miscela tossica di ansia, stress, oltre a dolore e altri sintomi fisici. E’ il risultato di uno studio pubblicato da un gruppo di psicologi e medici statunitensi e pubblicato su una rivista internazionale. I ricercatori hanno utilizzato questionari telefonici per raccogliere informazioni su 186 uomini e donne a cui era stato da poco diagnosticato un carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato una malattia che rappresenta l’85% dei casi di tutti i tumori del polmone. Si può pensare: è chiaro che se una persona ha un tumore sia depressa ma nel caso della neoplasia polmonare c’è qualcosa di più. Il 93% dei depressi gravi ha affermato che lo stato emotivo interferiva sensibilmente con il lavoro, inoltre ha riportato una disperazione tale da avere pensieri suicidi. Ricordiamo che la depressione e l’ansia nel caso specifico del tumore polmonare peggiorano i sintomi fisici quali il dolore e la dispnea. Inoltre questi pazienti avvertono un senso di colpa per essere fumatori a volte alimentato anche dai familiari che diventa rabbia e non aiuta. Il fumatore è un bronchitico cronico, la diagnosi spesso arriva tardivamente perché il paziente sottovaluta i sintomi. Alle volte non è possibile intervenire con la chirurgia e anche questo aumenta il senso di frustrazione e depressione. Per cercare di contrastare la depressione sarebbe fondamentale il supporto dell'empatia del medico e un forte sostegno familiare quindi non una critica interna ma un appoggio particolarmente costante da parte di uno o più familiari. Imprescindibile poi il sostegno farmacologico associato se necessario ad una psicoterapia.
dott. Alessandro Bovicelli
