La pellicola che verrà proiettata in anteprima il 4 aprile al Fulgor alle h.21, in Sala Federico, traccia il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più significativi della storia moderna e contemporanea. Nel
bicentenario della sua nascita, il talentuoso Raoul Peck (candidato all’Oscar per l’ottimo documentario I Am Not Your Negro), firma la biopic IL GIOVANE KARL MARX, distribuito da Wanted. 1844 – 1848, tutta l’Europa è in fermento: in Francia comincia la marcia degli operai del Faubourg Saint – Antoine, in Inghilterra esplode la Rivoluzione industriale. In Germania, gli intellettuali dissidenti vengono duramente repressi. Tra di loro troviamo anche il ventiseienne Karl Marx che, insieme alla moglie Jenny, scappa in esilio a Parigi. Qui incontra il suo coetaneo Friedrich Engels, figlio di un grande industriale, che ha studiato le condizioni di lavoro e di vita del proletariato inglese. Tra i due giovani uomini nasce un sodalizio che li porterà lontano…
Una biopic di Karl marx non è affatto scontata. Marx non è mai stato in grado di diventare un personaggio cinematografico. La sua figura è sfuggita al grande schermo, persino nella produzione dei paesi comunisti: gli annali registrano soltanto un film sovietico del 1966 e un altro della Germania est datato 1968, nel quale viene accoppiato ad una gang di bambini. Su di lui c’era l’ultimo progetto cinematografico di Roberto Rossellini, poco prima di morire, subito dopo il Messia, quasi a simboleggiare una versione cinematografica del compromesso storico correva l’anno 1977). In seguito giusto qualche apparizione in un paio di film televisivi, la sua statua su un battello ripresa nell’iconoclasta Sweet Movie (1974) di Dusan Makavejev e, infine, alcuni sketch animati dei geniali Monty Python, come ad esempio il “Communist quiz” che vede la partecipazione di Marx, Lenin, il Che Guevara e Mao Ze Dong.