CATANIA: 95 Albertoni, 13 Bouah, 46 Monaco (26′ st 14 Kontek), 27 Castellini, 28 Celli (1′ st 2 Curado), 23 Welbeck-Maseko, 8 Sturaro, 32 Chiricò (26′ st 31 Chiarella), 7 Tello, 30 Cicerelli (43′ st 3 Haveri), 10 Di Carmine (37′ st 90 Cianci). A disp.: 22 Furlan, 35 Donato, 6 Ndoj, 19 Peralta, 77 Marsura, 9 Costantino Allenatore Lucarelli squalificato, in panchina Vanigli.
RIMINI: 91 Colombi, 98 Lepri, 6 Gorelli, 15 Gigli (32′ st 84 Tofanari), 28 Sala, 19 Semeraro (42′ st 44 Iacoponi), 23 Megelaitis, 33 Langella (42′ st 34 Ubaldi), 73 Lamesta, 9 Morra (32′ st 11 Cernigoi), 31 Malagrida (17′ st 80 Garetto). A disp.: 22 Colombo, 27 De Lucci, 67 Rosini, 4 Pietrangeli, 3 Quacquarelli, 70 Leoncini, 8 Delcarro. Allenatore Troise.
ARBITRO: Galipò di Firenze.
ASSISTENTI: Ravera di Lodi e Parisi di Bari.
4° UOMO: Grasso di Ariano Irpino.
RETI: 17' Cicerelli, 84' Castellini,
ANGOLI: 2 a 4
AMMONITI: Gigli, Morra, Celli, Monaco, Sala, Albertoni, Sturaro, Gorelli
ESPULSI: Del Carro, Morra
NOTE:
Dicono che quella di stanotte sarà una partita come tante altre. Non è assolutamente vero. Quelli giocati oggi al “Massimino” di Catania, non può, non possono essere 90 minuti e passa….come tanti altri. Anche perché il Rimini giunge a questa semifinale tricolore per la prima volta nella storia centenaria della società. Quindi ci sono i risultati dei due club a fare qualche differenza statistica. Biancorossi che nelle ultime tre partite hanno stravinto contro Recanatese, Pontedera e Ancona, a suon di reti. Mentre gli etnei sono reduci dal passo falso interno contro il Taranto: sconfitta. Quindi per i 20.000 tifosi di fede rosazzurra non sarò una partita come la altre!! Si parte nel ritorno dal match di vantaggio conseguito all’andata, al Neri, per 1 a 0 grazie alla rete di Lamesta.
Formazione: nel Rimini rimasti a casa Marchesi, Capanni e Oddi ancora lungodegenti. Si ferma Pietrangeli, problema fisico, in difesa c’è Gorelli, rientra Gigli che se la vede con Di Carmine. In panchina anche Garetto che farà ingresso strada facendo in campo. Il Catania opta per il 4-2-3-1: rispetto alla sconfitta di Taranto c’è Bouah a destra in difesa.
La partita. Festa grande sugli spalti con i tifosi del Catania che danno vita in 20.000 ad una splendida coreografia e parecchio tifo. Il Rimini non farà sicuramente l'agnello sacrificale.
Durante l'inizio del march, si viene a sapere il Padova sarà la prima finalista, avendo messo sotto la Lucchese allo stadio Euganeo per 2 a 0. La gara era iniziata alle ore 19,00.
Dopo 1' Lamesta taglia a sinistra, cross in area e subito un intervento difensivo di testa provvidenziale per evitare il peggio.
Al 5 bel lavoro di Cicirelli lanciato sulla fascia sinistra,la difesa del Rimini è attenta e lascia tutti in fuorigioco. Anche se Colombi fa un intervento miracoloso su Di Carmine, l'azione è fermata dall'arbitro Galipò di Firenze.
Molta cronaca in questo avvio, si corre parecchio al Massimino. Siamo al 10′ l'accoppiata Gigli-Gorelli, alza il muro sul lavoro degli attaccanti di casa. Nessun problema.
Dopo 13' minuti bel lancio di sinistra dentro l'area, Sturaro è a un passo dalla deviazione vincente. Ma quel metro in più fa sfilare il cuoio oltre la linea di fondo.
La difesa del Rimini si addormenta sulla bella azione in velocità del Catania. Sturaro in fascia lascia sul posto il diretto avversario, stoppa e in scivolata rimette al centro un pallone che vale oro. I difensori biancorossi si perdono anche un tempo di gioco, permettendo a Di Carmine di vedere il rimorchio di Cicerelli e liberarlo con una finta. L'esperto attaccante siculo non si fa pregare dal dischetto, a spingere il pallone con una gran botta sotto la traversa (1 a 0).
Al 18' ripartono gli ospiti con Malagrida che entra in area, ma si allunga leggermente il cuoio e non riesce a mettere in rete.
Pareggia il conto dei corner il Catania al 21'. Cicerelli crossa con il destro, Colombi va di pugno, Welbeck da fuori area al volo, palla respinta da Gigli.
Sturaro corre sulla destra, siamo al 25', quindi il centrocampista ex Juve e Genoa, mette al centro per Di Carmine, contatto Di Carmine-Gorelli in piena area. L’arbitro fischia fallo per il Rimini.
25′ Bella manovra palla a terra del Catania che pur rifiatando è sempre sul pezzo. Gigli commette fallo tattico su Sturaro a metà campo. Giallo per il difensore del Rimini.
Ottima ripartenza di Lamesta al 27', il bomber entra in area e calcia di destro, Albertoni para.
38′ Lamesta si accentra e cerca il sinistro dai 30 metri, troppo prevedibile: mura un difensore.
41′ Ottimo Gorelli a metterci una pezza su una pericolosa incursione dell'onnipresente Sturaro.
Il primo tempo si conclude dopo due minuti (circa) di recupero e il risultato di 1 a 0 in favore del Catania. Partita dai due volti. Padroni di casa partiti davvero forte sino al 20', capitalizzato dalla rete di Cicerelli. Ma poi una volta calati di tono i giocatori di Lucarelli hanno un tantino mollato, ed è uscito il Rimini. Bravo Albertoni due volte a salvare il vantaggio per i suoi. Ma se questo parziale fosse terminato anche con il risultato di 1 a 1, nessuno avrebbe avuto nulla da ridiere. Va anche ricordato che con questo ìpunteggio anche al termine della ripresa, dovrebbero essere disputati i tempi supplementari.
Si gioca la ripresa.
Corre il minuto 51' quando Sturaro verticalizza per Di Carmine, l'attaccante arriva sul pallone ma non riesce a controllare.
Al 57' sul secondo angolo del Rimini battuto da Lamesta, il pallone arriva in area, per il tiro al volo di bomber Morra, che non trova la porta.
61': Punizione di Megelaitis dalla bandiera di angolo a sinistra. Spiovente sul secondo palo, incornata di Gorelli, conclusione sul fondo.
Ancora difesa Rimini che dorme al 67', permettendo a Tello, di ricevere da rimessa laterale rapida, controllare, presentarsi a tut x tu con Colombi. Super parata del portierone di Troise che devia il pallone.
Un minuto dopo: Lamesta fugge a destra, attende che l'area del Catania si riempia, poi crossa. Morra controlla e in mezza rovesciata acrobatica calcia verso Albertoni, che vede il pallone alzarsi di un metro sopra la traversa.
Il Rimini ha calciato sino ad ora 4 angoli. Tra Megelaitis e Lamesta che si sono incaricati di battere, neppure una volta il pallone è arrivato in mezzo all'area. Anche questo è un particolare tecnico da non sottovalutare.
Al 77' esce Morra ed entra Cernigoi. L'uscita dal campo di uno dei cannonieri della stagione e del campionato è molto polemica. Megelaitis al 78' scappa a destra e una volta giunto sul fondo crossa teso. Arriva un difensore del Catania prima di Ubaldi che devia la palla lisciandola e creando molti problemi alla difesa di casa.
80' Altro pallone perso male a centrocampo dal Rimini. Si inserisce Welbeck che ruba palla, avanza, mette dentro in area il pallone per Di Carmine che non riesce a deviare.
Alessio Castellini buca il Rimini dalla lunga distanza al minuto 84'. Il Rimini troppo molle sulle seconde palle, non trattiene una sfera Megelaitis che termina proprio sui piedi del giocatore, che avanzando di pochi metri, sgancia un missile terra-aria che si infila alla sinistra di Colombi (2 a 0).
Il Rimini dopo aver subito la seconda rete fatica a reagire. 84′ cross di Chiarella per Cianci, trattenuto da Lepri, nulla di fatto.
Vengono accordati 6 minuti di recupero. Al 93' Tofanari ha la palla per tentare di accorciare le distanze. Ubaldi serve. Dal limite il difensore spara alto, molto alto. Troppo!
Anche le panchine perdono la testa. Due espulsi su entrambi i fronti al 96'.
Il Rimini trova pure la rete del 2 a 1 al 95'. Gorelli di testa dimezza il punteggio ma l'arbitro annulla per fallo in attacco.
Quindi arriva il triplice fischio. Il Catania si aggiudica la sua prima storica finale in Coppa Italia, raggiungendo il Padova, altra vincente contro la Lucchese. Il Rimini ha tentato il tutto per tutto. Ma stasera le cose non hanno girato e la dea bendata non è stata vicina ai biancorossi. Troppo timida la squadra di Troise nel primo tempo (come già era accaduto in precedenza) e troppo nervosa nel finale e pure nel dopo partita. Il sogno dei romagnoli termina stasera, in una semifinale di ritorno da cancellare in fretta. Anche se in fretta non verranno cancellate le sanzioni del giudice sportivo. Per come sono andate le cose!
Elp