Mentre sul piano dei gironi siamo a posto, i tifosi biancorossi dall'altro ieri sono invece sul piede di guerra, per quanto riguarda la rivisitazione del logo e della storia biancorossa che l'accompagna da parte dei vertici del Rimini Fc.
Abbiamo ricevuto in redazione questo scritto, che pubblichiamo integralmente e che richiama in particolar modo quanto sta accadendo. Crediamo che in un certo modo i tifosi vadano rispettati, dato che sono proprio loro i clienti dello spettacolo pedatorio proposto, quindi vadano coinvolti nei cambiamenti. Specialmente sulle le modifiche che riguardano le immagini principali della storia di un club nato nel 1912. Una società sportiva appartiene ad un gruppo di imprenditori, ma è anche di proprietà della città e di conseguenza di chi la segue e la ama. Senza condizioni. Con rispetto.
“A proposito di simboli, identità e cambiamenti
Chi ha confidenza con la piazza a Rimini sa che il simbolo della squadra, che rappresenta la città, è parecchio amato, molti se lo portano quotidianamente impresso sulla maglia o sulla pelle.
Per cambiarlo (cosa delicata, di cui peraltro non è che se ne senta la necessità), non serve un video da “templari” piuttosto un paio di cose attuali: guadagnarsi la fiducia col lavoro nel tempo e soprattutto proporre un cambiamento esteticamente migliorativo.
Se sulla prima siamo sulla giusta strada ma è ancora presto per dirlo, sulla seconda buio completo.
Insomma Rimini non merita uno stemma che neanche in terza categoria, graficamente non all’altezza.
Speravamo di svegliarci stamattina convinti che quello vissuto ieri sera all’improvviso fosse solo un brutto scherzo.
Se a mente fredda possiamo capire la buona fede del tentativo, dobbiamo comunque dire che il risultato è pessimo.
Quindi dopo questa caduta di stile ci aspettiamo che la società si renda conto del malessere generato, che sicuramente non giova a nessuno, e faccia un passo indietro.
Poi per evitare ulteriori pastrocchi, soluzioni ce ne sono: rivolgetevi a qualcuno di competente, proponete un contest pubblico o magari prima di aprire il sipario la prossima volta chiedete un parere alla tifoseria.
In caso invece abbiate già fatto il materiale con questo logo insulso riterremmo la cosa molto grave.
Intanto ci vediamo questa sera sotto la tribuna centrale in Piazzale del Popolo alle 18.30 per farci sentire, invitiamo la tifoseria tutta a partecipare”.
Sempre ieri sera, una delegazione di tifosi si è recata in sede, ha dialogato con i dirigenti presenti (il vicepresidente Angelo Sanapo, il direttore generale Giuseppe Geria, il responsabile area tecnica Antonio Di Battista, il responsabile dell’area scouting Fabio De Vita). Ma la società ha risposto che indietro non si torna, dato che è già pronto tutto il materiale tecnico per tutte le squadre, con sopra impresso il nuovo stemma.
E' vero che indietro non si torna. In molti casi...non si torna, per ora!