In questi anni, la narrazione del cibo ha spesso oltrepassato la linea della cosiddetta iper-narrazione.
La fuga dalla retorica del cibo è alla base della nascita di Lingua, progetto reso possibile dall’incontro fra l’imprenditore Fabio Rivi, lo chef, anzi… il cuoco Paolo Bissaro e il designer Adriano Cucca.
Un gruppo di lavoro impegnato nella ricerca di concretezza verso l’emozione e l’esperienza.
Menù molto variabili, a parte alcuni piatti iconici, faranno da sfondo a un ambiente pensato e ragionato per essere funzionalmente suggestivo.
La location, straordinaria e sfidante, è a pochi metri dall’uscita del casello di Rimini Nord, come un primo approdo o un ultimo saluto al viandante in Riviera.
Lingua è ristorante, ma anche bar e locanda con 5 camere. Ha quindi tanto da offrire, molto più di quello che avrà volontà di raccontare: la retorica del cibo ha già fin troppo annoiato…
“È l’esito di un lavoro di ristrutturazione di almeno due anni, dove si sono convogliate tantissime professionalità e diverse sensibilità artistiche, in ogni ambito. Apriremo subito il ristorante, con una brigata giovanissima e entusiasta, in un secondo momento il bar e infine la locanda. Resteremo chiusi il sabato e la domenica, sia per dare due giorni di riposo allo staff, sia perché Lingua si presta a essere contenitore di eventi, perfetto nel weekend” spiega Fabio Rivi, imprenditore Riminese e proprietario dell’hotel Corallo di Rimini.
Lo spazio, curato dal designer Adriano Cucca, si sviluppa sui 3 ambienti (ristorante, bar e locanda), ognuno con propria personalità: “Il progetto nasce dalla volontà di mettere in dialogo diversi universi: cucina, comunicazione e design. Il risultato è un luogo semplice, capace di emozionare, con una cucina di ricerca, con la presenza dell'arte moderna e con ambienti-contenitore per i più particolari scenari a favore dell’experience. All’imprenditore Fabio Rivi l’ho sempre detto: è mio desiderio portare idealmente l’utente nella tana del bianconiglio”.
In cucina tutto avrà provenienza locale, dai vegetali al pesce e alla carne, anche da piccolissimi allevamenti, con grande attenzione a non generare alcuno scarto.
“Il fuoco sarà elemento cruciale nel progetto Lingua. Cucinare sul fuoco l’ho sempre interpretata come una mediazione simbolica fra l’uomo e la natura. Dalla colazione al bar con brioches e pani ancestrali alle varie preparazioni del pranzo e della cena nel ristorante, inclusi i piatti più iconici del menu: tutto sarà cotto alla brace” apre idealmente le porte della cucina Paolo Bissaro: “E poi, finalmente con Lingua avrò la libertà di uscire quotidianamente dalle rigidità del menù, a eccezione di alcuni piatti iconici che rappresenteranno la proposta fissa stagionale del ristorante”.
L’apertura è fissata per mercoledì 8 Novembre.
I giorni di chiusura sono il sabato e la domenica, il bar e la locanda apriranno a metà Novembre.