“Per amore del mio popolo non tacerò” è il titolo scelto dalla parrocchia di San Gaudenzo di Rimini per la Veglia liturgica in memoria dei martiri della mafia, organizzata in Chiesa, venerdì 29 maggio, alle ore 21. Quella di San Gaudenzo è una lunga tradizione. Da ben 17 anni, infatti, la parrocchia promuove una “Serata della legalità” nella settimana in cui ricorre l’anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone (e degli uomini della sua scorta, il 23 maggio 1992), per tenere desta l’attenzione sulla gravità e purtroppo sull’attualità della massiccia presenza delle mafie, anche nel territorio riminese e dell’Emilia-Romagna, invitando alla vigilanza attiva, alla responsabilità e all’impegno personale. Quest’anno, a causa dell’emergenza e delle limitazioni ancora in vigore, San Gaudenzo non potrà organizzare una “Serata della legalità” ma intende comunque affrontare l’argomento, proponendo una Veglia liturgica.
La Veglia si comporrà di due parti. Nella prima, ci saranno richiami della Sacra Scrittura, testimonianze dei Papi e dei martiri stessi della mafia (tra cui lo stesso Falcone, Borsellino, Livatino, don Puglisi, e altri ancora). Nella seconda parte prenderà la parola, per portare la sua testimonianza di magistrato, il giudice riminese Eugenio Cetro, riferita alla situazione attuale. L’invito a partecipare è rivolto a tutti. La capienza della chiesa (in piazza Mazzini, a Rimini) con i posti segnati e distanziati è di 80 persone. Si ricorda di indossare la mascherina, come previsto dalle norme per l’emergenza sanitaria. La Veglia sarà trasmessa anche in streaming, sul sito: www.sangaudenzo.it
Cronaca
20:05 - Romagna