La Giunta comunale ha approvato, mettendone a disposizione l’area e dandone il via alle attività, la delibera che riguarda il progetto sperimentale “Safety Beach”. L’iniziativa vedrà la collaborazione di Fondazione Verdeblu, che ha colto con entusiasmo l’idea dell’agenzia 7Events di Milano, owner del marchio Safety Beach e dell’idea, la quale ha proposto l’iniziativa garantendo la copertura dei costi grazie alla sponsorizzazione di un’importante azienda.
Il progetto si concretizzerà a partire da domani, sabato 11 luglio, nella porzione di spiaggia libera posta al confine sud dell'area del Beky Bay. Qui, l’utenza potrà accedere attraverso una veloce registrazione. Ad attenderla troverà un servizio di accoglienza gestito da appositi steward e hostess; lo stesso personale, si occuperà di sorvegliare sul regolare svolgimento degli accessi e delle permanenze, nonché di informare i frequentatori circa le condizioni di utilizzo dei servizi. A tutti gli ospiti registrati, sará consegnato un braccialetto che, indossato, permetterà allo staff di verificare che le persone presenti si siano regolarmente registrate.
“Un progetto di natura sperimentale, nato dalla volontà di trovare soluzioni innovative che consentano di contemperare due diversi interessi pubblici: il libero accesso alla nostra spiaggia ed il rispetto delle norme in materia di distanziamento sociale, come strumento di contrasto al coronavirus”, spiega l’Assessore al Turismo Bruno Galli.
Gli stalli a disposizione nell’area potranno accogliere nuclei famigliari fino a un massimo di quattro componenti, per una capacità complessiva di ottocento persone. Un servizio che sarà arricchito dalla possibilità di verificare la disponibilità di stalli attraverso una web app sul sito www.safety-beach.it. “Il tutto verrà avviato senza oneri a carico dell’Amministrazione Comunale”, sottolinea Galli. “Un’iniziativa”, aggiunge, “a cui abbiamo guardato subito con interesse: coerente con quella ricerca di soluzioni nuove, smart e innovative e con quella promozione del brand territoriale a cui abbiamo sin da subito improntato le nostre politiche in tema di turismo.”
Non sono da meno gli aspetti occupazionali. “Grazie a questo progetto”, spiega il Presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi, “diamo lavoro a due persone in cassa integrazione e ad un ragazzo inoccupato, senza esborsi per la Fondazione. Altro aspetto importante, la possibilità data alle imprese locali di aderire in termini di merchandising, che una di quelle confinanti ha colto. Considero anche importante”, conclude, “la miglioria di un prodotto, quello della spiaggia libera, che potrà avere sviluppi interessanti anche per i prossimi anni.”